Oggi pubblico una "perla" fresca fresca, e che ancora non mi era capitata in 32 anni di professione.
Ecco cosa un ufficio periferico dell'Assessorato Agricoltura ha richiesto, dopo altre decine e decine di documenti, ad un agricoltore, che me ne ha mandato copia: una dichiarazione "di parentela entro il secondo grado" con i dipendenti dell'ufficio.
Mi viene da ridere ...
Alla faccia della semplificazione, tanto sbandierata dall'Assessore, alla faccia della dematerializzazione, invocata dall'Unione Europea e sollecitata dal Governo Nazionale con il programma "Agenda Digitale".
Ma poi vorrei capire: anche quando un agricoltore avesse un cugino in un ufficio ... cosa dovrebbe succedere in seguito a questa segnalazione?
Ai tempi di Stalin, e meno male che non c'eravamo, forse avrebbe avuto un senso ... mah!
Sarà l'effetto Trump!!!
Purtroppo, quella dichiarazione che si è aggiunta a tante altre scartoffie inutili, è stata introdotta anche per le pratiche ex UMA già dallo scorso anno. Ora, se per una singola ditta, ancora ancora a fatica e contro voglia provo ad accettarla. Ma quando, un povero tecnico che in media in un anno deve lavorare un centinaio di pratiche, fra tutte le altre cose che non sono poche, deve chiedere anche " ha rapporti di parentela con i funzionari o i dipendenti dell'amministrazione regionale"? Gli agricoltori, con tutto il rispetto che ho nei loro riguardi perché andrebbero seriamente attenzionati, rispondono tutti per le rime.
RispondiElimina