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L'importanza di consumare frutta e verdura

Qualche settimana fa sulla testata online Freshplaza è stato pubblicato un articolo su "Calano i consumi di frutta e verdura? Aumenta il rischio di cancro e Parkinson", raggiungibile da questo link:
Se il messaggio contenuto nel titolo dell'articolo fosse veicolato in modo più efficace anche dai canali ministeriali con apposite campagne mediatiche martellanti, non solo staremmo tutti meglio, ma anche l'economia agricola, molto diffusa, ne risentirebbe positivamente.

Qui sotto l'articolo completo.


Calano i consumi di frutta e verdura? Aumenta il rischio di cancro e Parkinson
Una gelata tardiva, una grandinata, una fase di maltempo estremo, un caldo esagerato, tutto sembrerebbe contribuire a rendere più difficile reperire la frutta in negozi e supermercati, o meglio quella che viene esposta risulta troppo cara (rincari speculativi) per i salari degli italiani, vessati da tasse, accise, spese condominiali, assicurative, multe, bolli e balzelli di ogni tipo; così ne consumano sempre meno. Aggiungiamoci che bambini e ragazzi, un po' viziati, spesso fanno un sacco di capricci anche solo per mangiare una mela sbucciata e il gioco è fatto.

Eppure le persone che seguono la dieta mediterranea sono maggiormente protette da malattie come i tumori, il Parkinson e l'Alzheimer, una protezione che consente di vivere più a lungo. Purtroppo negli ultimi anni i consumi di frutta e verdura, elementi caratteristici della dieta mediterranea, si sono ridotti notevolmente soprattutto tra le giovani generazioni.

Secondo diversi studi pubblicati negli anni sul British Medical Journal la dieta mediterranea è in grado di ridurre del 13 per cento l'incidenza di malattie come Parkinson e Alzheimer, del 9 per cento le malattie legate a problemi cardiovascolari e del 6 per cento l'incidenza di tumori. La Coldiretti evidenzia che nel nostro Paese sempre meno persone però seguono la dieta mediterranea.

In base ai dati Ismea Ac Nielsen in Italia c'è stato un ulteriore calo dei consumi di frutta (-2,6 per cento), olio di oliva (-2,8 per cento), pane (-2,5 per cento), vino (-0,9 per cento) e verdura (-0,8 per cento).

Grazie ad una sana alimentazione gli italiani hanno conquistato il record della longevità con una vita media di 78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per le donne, nettamente superiore alla media europea.

Purtroppo, in futuro si potrebbe assistere ad una inversione di marcia. Attualmente, circa un terzo dei ragazzi italiani sono obesi o in sovrappeso, una situazione legata soprattutto al fatto che sempre più giovani abbandonano la dieta mediterranea sostituendola con cibi grassi e ricchi di zucchero come le bibite gassate.

Molti giovani abbandonano la dieta mediterranea perché non consapevoli dei benefici che può avere sulla salute. Attualmente alcuni paesi, tra cui Spagna, Italia, Grecia e Marocco, stanno lavorando affinché la dieta mediterranea possa diventare patrimonio dell'Unesco. 

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