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Applicazioni per cellulari, 8°

Oggi segnalo un'altra applicazione per smartphone: Le buone erbe, che potete scaricare da qui:

Ecco la descrizione pubblicata dall'autore:

"Le Buone Erbe" è una guida, per fornire informazioni su come riconoscere le Erbe Campagnole Spontanee, dove cercarle, loro proprietà nutrizionali, medicinali e come cucinarle. “Andare per erbe” ci consente di riavvicinarsi alla natura e di guardare con occhio diverso e meno distratto gli habitat che ci circondano, inoltre è occasione di ritrovare sapori speciali ben lontani da quelli a cui ci vorrebbero abituare le grandi industrie alimentari. E’ vero che oggi non abbiamo più bisogno di raccogliere le erbe per sopravvivere, ma è tuttora presente, in ognuno di noi, il piacere di procurarsi qualcosa di “naturale”. Cicorie, papaveri, crespigni, tarassaco, pimpinella, oggi sono ottimi ingredienti per minestre, frittate, risotti, insalate, utili per una sana e gustosa alimentazione. Queste erbe danno al palato sensazioni rustiche e arcaiche dimenticate. Per riscoprire questi saperi si richiede la collaborazione di botanici, agronomi, storici e la testimonianza di quelle persone anziane depositarie di tali saperi. 

Le erbe spontanee presentate in questa guida tascabile sono quelle più conosciute e utilizzate in cucina nella Regione Umbria. Per ciascuna specie viene indicato il nome scientifico secondo la nomenclatura binomiale e i nomi volgari usati soprattutto in Umbria; di seguito vengono descritte le note etimologiche, gli habitat di crescita, le proprietà nutraceutiche e salutari, l’uso in cucina secondo le tradizioni umbre, curiosità e alcune foto della pianta, dei suoi frutti e dei suoi fiori.

Alcuni consigli per un corretto uso della guida e per una raccolta sicura delle varie specie di erbe spontanee presentate.
Focalizzare bene alcuni particolari della struttura morfologica della pianta raccolta e confrontarla con la foto della prima pagina della scheda, verificare poi se le caratteristi¬che morfologiche rilevate sono coincidenti con quelle descritte nella corrispondente scheda.
Agli inizi si consiglia vivamente di andare per erbe accompagnati da una persona esperta. Raccogliere una pianta sbagliata può causare gravi problemi per la salute, esistono buone erbe ma anche cattive erbe tossiche e addirittura velenose, che possono dare anche esiti letali. 
Ad esempio la Cicuta ( Conium maculatum L.) appartenente alla famiglia delle Apiaceae o Umbelliferae, con cui fu ucciso Socrate, ha tra i suoi principi attivi la coniina, un alcaloide che paralizza i centri nervosi e porta alla paralisi respiratoria. La struttura morfologica della Cicuta è simile a quella di altre erbe appartenenti alla famiglia delle Umbelliferae, tra le quali ci sono anche buone erbe come la Carotina selvatica (Daucus carota L.), quindi per evitare qualunque rischio di confusione nel riconoscimento, si è deciso di non inserire in questa guida le erbe buone appartenenti alla famiglia delle Umbelliferae.
Anche la Vitalba (Clematis vitalba L.) appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, è una pianta velenosa per la presenza di alcaloidi e saponine (in particolare la protoanemonina), tali sostanze sono presenti anche in altri generi della stessa famiglia. Al contatto la Vitalba può provocare irritazioni cutanee, solo i germogli primaverili vengono usati nelle frittate. Si consiglia però di non consumarne grosse quantità. Questo è il motivo per cui non sono state inserite in questa guida tutte le erbe ritenute “mangerecce” appartenenti alla famiglia delle Ranunculaceae. 
Altra raccomandazione è quella di non andare per erbe in ambienti inquinati, ad esempio in oliveti trattati con fitofarmaci o vicino a strade percorse da auto e moto.

Per quanto riguarda le proprietà medicinali, le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.

Commenti

  1. Serve a ben poco: analizza solo le erbe presenti nella regione Umbria

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