Prendo ancora una volta spunto da un articolo pubblicato qualche giorno fa sul quotidiano LA SICILIA, nel quale viene evidenziato come del vino prodotto in Australia sia stato venduto in Gran Bretagna come "Nero d'Avola".
Un fatto gravissimo, che mostra ancora una volta la fragilità dei controlli, e soprattutto che la tracciabilità rimane "sulla carta" e "con le carte" può facilmente essere aggirata.
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