Annata orribile per l'agrumicoltura spagnola.
Già a novembre in Commissione Europea l'avvisaglia c'era stata, con i rappresentanti spagnoli che avevano lanciato l'allarme di una grande quantità di produzione invenduta nelle loro campagne, e con prezzi ridicoli.
E non dipende da una riduzione dei consumi, niente affatto, la mancata commercializzazione dipende dal forte aumento di importazioni europee da paesi extra europei, come il Marocco (+ 113%), come l'Egitto (+ 88%), come la Turchia (+ 56%), insomma una invasione di produzione a costi sensibilmente inferiori.
Questa invasione ha messo in crisi il sistema spagnolo di commercializzazione, sistema che è sicuramente migliore del nostro, quest'ultimo ancora fatto da centinaia e centinaia di operatori in concorrenza fra loro.
E la crisi agrumicola spagnola ha avuto riflesso anche sul mercato europeo, oltre che italiano, con prezzi in caduta libera ed altri paesi europei in "ribalta", come la Grecia o la Croazia.
E lo scenario economico agrumicolo internazionale è ancora molto instabile e con fluttuazioni notevoli.
... domani continua ...
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