Sul quotidiano LA SICILIA di ieri è stato pubblicato un articolo relativo alla mancanza di operai per la raccolta dei pistacchi, mancanza causata dall'utilizzo del "reddito di cittadinanza", che tiene a casa gli operai ...
Ma non è la prima lamentela che sento.
Un agricoltore di Ramacca mi raccontava che a fine primavera che aveva avuto problemi serissimi nel poter reperire operai per la raccolta della patata. Infatti se ogni anno raccoglieva le patate con 25/28 operai, quest'anno era riuscito ad avere solo 7/8 operai per la raccolta, tutti gli altri (sempre gli stessi negli anni precedenti) erano a casa con il reddito di cittadinanza, e non ne volevano sapere di andare a lavorare nei campi.
E ... mentre la raccolta della patata (su circa 30 ettari) proseguiva lentamente, per mancanza di operai, il prezzo di vendita delle patate scendeva giorno dopo giorno ... ed alla fine ... le perdite sono state consistenti ...
Mah!
Egregio Dott., ma la manovalanza gli agricoltori dovrebbero richiederla all'Ufficio preposto dall'Istituto che elargisce il Reddito di Cittadinanza, il quale dovrebbe attingere dalla lista di chi percepisce il sussidio, e non più per conoscenza diretta in piazza. Questo però, impone degli obblighi al datore di lavoro, ovvero mettere in regola il bracciante e pagarlo il giusto salario. Obblighi che sino ad oggi moltissimi, vuoi per bisogno dovuto alla pesante crisi, vuoi per mera ingordigia, sconoscono.
RispondiEliminaP.s. Prima del Reddito di Cittadinanza molti braccianti pur di racimolare i fondi per sopravvivere, si sono accontentati di poco più di € 35,00 al giorno se non in certi casi anche meno. Da ciò si comprende l'alta presenza di manovalanza extracomunitaria, la quale "costretta" fornisce forza lavoro anche a € 25,00 per una giornata, in certi casi, di oltre 10 ore.
se esiste il lavoro nero la colpa e dei datori di lavoro che sfruttano la situazione per non mettersi in regola .....fanno bene a prendere gli extra-comunitari e pagarli 1€ l ora
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