Passa ai contenuti principali

Coronavirus - La produzione primaria va avanti - l'impegno degli agronomi in campo

Tutti bloccati a casa per effetto del #coronavirus, negozi chiusi, impianti sportivi chiusi, voli aerei quasi azzerati, scuole chiuse, università chiuse, insomma tutte le precauzioni per tentare di ridurre la diffusione del virus e del contagio delle persone.
Ma in mezzo a questa "chiusura coatta" o forzata, che sta avvenendo in tutta Italia, ma anche in altri stati europei e non, c'è la produzione primaria, ovvero quella attività agricola che consente che noi tutti possiamo continuare a rifornirci di cibo.
E nella produzione primaria ci siamo impegnati in tantissimi, dico siamo perchè non sono solo gli agricoltori, i contoterzisti, gli operai assunti nelle varie aziende agricole, ma ci siamo anche noi tecnici agricoli, i dottori agronomi ed i dottori forestali, che giocoforza dobbiamo operare nei campi al fine di non vanificare gli sforzi economici delle aziende agricole e di evitare danni ancor più grandi.
E penso agli agrumeti, in fioritura, ma anche ai frutteti, ai vigneti, agli ortaggi, alle colture da pieno campo in genere.
Ai problemi, quindi, di movimentazione generale delle persone si aggiunge questo: la produzione primaria non può fermarsi, non solo per evitare danni, ma (come già detto) per continuare a far sì che il cibo possa continuare a sfamarci.
E noi dottori agronomi e dottori forestali continuiamo a prestare il nostro servizio nelle campagne, con le precauzioni che l'emergenza sanitaria mondiale (non più solo italiana) ci impone.

Oggi ringrazio tutti, ma proprio tutti, i miei colleghi che in questi giorni continuano a svolgere il proprio lavoro e ... chiedo alle forze dell'ordine, che presidiano il territorio e verificano coloro i quali si spostano per lavoro, di tener conto che la nostra categoria è in questo momento indispensabile.

Commenti

Post popolari in questo blog

Agea, se ci sei batti un colpo!

Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!  

Premio PAC in pagamento

Controllate i vostri conti correnti: il premio PAC è in pagamento dalla data del 16 ottobre scorso. E .. poi ci saranno quelli che si lamenteranno per i ritardi, o perchè non sono stati pagati perchè pratiche a controllo ...  

Che fine ha fatto il saldo PAC 2022

Continuo a ricevere messaggi di agricoltori che ad oggi non hanno ricevuto il saldo del premio PAC dall'Agea, eppure settimane fa l'Agea sul sito internet istituzionale vantava di aver eseguito tutti i pagamenti. Un ente irraggiungibile. E che fine hanno fatto i due aerei che l'Agea possedeva, messi all'asta e di cui non si è saputo più nulla? Misteri ...