Sembra proprio di aprire un libro delle favole e ritornare al passato, allorquando la "Regione" siciliana, o meglio l'Assemblea Regionale Siciliana, aveva a cuore l'agricoltura e legiferava.
Era il 1986 e la Regione emanò la Legge Regionale n. 13 del 25 marzo 1986, poi chiamata in seguito L.R. 13/86.
Per quella Legge Regionale avevano contributo molti professori universitari delle Facoltà di agraria di Catania e di Palermo, alcuni dei quali erano anche deputati regionali, e ne approfitto per ricordare il prof. Patrizio Damigella e il prof. Calogero Lo Giudice.
Quella Legge Regionale divenne il caposaldo di tutte le attività in agricoltura, in un periodo storico in cui gli interessi bancari galoppavano dal 13 al 15% e che a fine anno divenivano anche il 18/20%, mettendo in ginocchio le aziende agricole.
Erano gli anni in cui i Consorzi di Bonifica funzionavano e continuavano ad effettuare i lavori di bonifica, rendevano servizi ed avevano il personale adeguato, prima di essere abbandonati a sè stessi.
Una Legge che in 57 articoli conteneva tutto ciò che serviva al settore agricolo, come lo stesso "titolo" della legge recitava "Interventi in materia di credito agrario".
Una legge con una copertura finanziari di £. 870.800.00, che rivalutati ad oggi sono pari ad € 2.120.979.200,00.
Ed ecco perchè, ribadisco, la "Regione" si interessava alla agricoltura, ma con i fatti e non con le parole!
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