Un altra emergenza fitosanitaria di primo piano è quella della xylella fastidiosa, conosciuta da tutti grazie al clamore mediatico presente da alcuni anni. un pò in tutti i canali di informazione, presente in Puglia, e in Toscana, con qualche piccolo focolaio.
Qui a fianco una mappa della presenza del batterio elaborata dalla Regione Puglia, che ha istituito anche un apposito webgis, ragigungibile a questo indirizzo:
https://bit.ly/3nSRuml
https://bit.ly/3nSRuml
Anche la Toscana, come scrivevo sopra, ha (purtroppo) un focolaio nel promontorio di Monte Argentario, che la Regione ha delimitato in questa grafica.
Il regolamento di esecuzione (UE) 2020/1201 della Commissione del 14 agosto 2020, relativo alle misure per prevenire l’introduzione e la diffusione nell’Unione della Xylella fastidiosa è stato pubblicato il 17 agosto 2020, ed ecco le principali novità introdotte (in copia/incolla):
- Rimane elemento essenziale l’abbattimento immediato delle piante riscontrate infette per sottrarle all’azione di diffusione dei vettori.
- L’area soggetta a taglio obbligatorio intorno alle piante infette dal batterio viene ridotta (taglio preventivo), il raggio passa dagli attuali 100 metri a 50 metri, limitando l’impatto ambientale e le azioni legali avanzate dagli operatori e dalle associazioni ambientaliste non favorevoli a questa strategia di intervento, con forte incremento delle analisi a tutte le piante dell’intorno.
- sono stati rivisti i criteri di delimitazione dei focolai, dimezzando l’ampiezza della zona cuscinetto, che passa da 10 a 5 km nel caso delle aree gestite con misure di contenimento.
- Nelle aree in cui si attua il contenimento (vedi Puglia), anche la zona di intervento obbligatorio viene ridotta dagli attuali 20 km a 5 km.
- Una grande novità per la commercializzazione è rappresentata dalla modifica che prende in considerazione solo le piante ospiti caratteristiche di ogni area infetta. Quindi, le restrizioni alla movimentazione e commercializzazione per le piante, prodotte all’interno di ogni zona delimitata, sono applicate alle sole specie vegetali ospiti della subspecie presente nell’area delimitata in questione.
- Sono incrementate le attività di indagine per la ricerca del batterio, introducendo un monitoraggio intensivo basato su criteri statistici, comune in tutti i Paesi membri, abbandonando le griglie rigide, al fine di disporre di indicazioni certe sullo stato fitosanitario del territorio dell’Unione. Questa nuova metodologia sarà applicata a partire dal 2021 per le sole aree demarcate e dal 2023 per il restante territorio indenne dell’Unione.
- All’interno delle aree delimitate, ove è presente il batterio, è prevista la commercializzazione delle piante ospiti con l’utilizzo del passaporto delle piante, caratterizzato da un codice di identificazione che lo distingue da quelli emessi in aree indenni, al fine di allinearsi alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/2031 relativo al settore fitosanitario.
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