Nella giornata di ieri, data di scadenza del "bando laghetti", è scoppiato un putiferio a causa della casella PEC dell'Assessorato Agricoltura.
Mi hanno contattato in molti, ma anche in diversi "gruppi whatsapp" ci sono stati diversi colleghi che hanno manifestato malumori, peraltro giustificati.
La casella PEC dell'Assessorato è di soli 2 GB e deve "sopportare" la ricezione di documentazione di tutti i generi e da tutte le amministrazioni possibili ed immaginabili, per cui è logico che si riempie con facilità.
Peraltro va scaricata dopo che viene assicurata la protocollazione al "protocollo elettronico".
Certo, il bando poteva avere la sua chiusura alle ore 13.00 di venerdì 19 marzo, per esempio, cosa che avrebbe dato la possibilità agli impiegati di protocollare tutte le istanze.
Ma vorrei rassicurare tutti i colleghi che ... nulla è perduto: basta reinoltrare domani (lunedì) l'istanza allegando la pec di trasmissione, la ricevuta di accettazione e l'avviso di mancata consegna, e così le istanze verranno protocollate in ordine cronologico con l'orario di "partenza".
Aggiungo: il COVID ha accelerato (e meno male) il processo di digitalizzazione, a cui, però, non è seguita una pronta risposta di tutte, dico tutte, le amministrazioni pubbliche.
Intanto ... questo è il primo bando completamente dematerializzato, cosa che chiesi ben otto anni fa, e finalmente è arrivato; e come ogni cosa nuova va "rodata" e sistemata nelle criticità.
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