Ricevo dall'avv. Lina Arena e pubblico.
Credo sia dovere di ogni buon cittadino denunciare le carenze nella gestione dei servizi comuni e ringraziare per i benefici ottenuti ivi compreso il silenzio mantenuto sulle denunce per il deposito serale delle immondizie private agli angoli delle strade. In particolare , una mia amica che risiede in un caseggiato ubicato in un quartiere di signorile aspetto , ha avvertito la necessità di denunciare il disagio proveniente dai cumuli di spazzatura che vengono depositati al tramonto in un tratto di marciapiede antistante la sua camera da letto. Il luogo incriminato è la via Monfalcone sulla quale si aprono vetrine di illustri commercianti di alta moda cui tuttavia non nuoce la presenza serotina di sacchetti multicolore , ben sistemati agli angoli della strada in attesa che il servizio della nettezza urbana asporti i rifiuti provenienti dalle dimore dei piani alti. Orbene, la mia amica , avendo notato che la denuncia non ha provocato l'effetto sperato e cioè la creazione di un marchingegno per far cessare l'inconveniente lamentato , ha pensato di rimeditare sul proprio lamento cercando di intravvedere un beneficio dagli odori delle immondizie putrefacenti che ogni sera , con una puntualità demoniaca, trasudano e si espandono dai sacchetti per invadere gli spazi destinati alla vita degli umani. In pratica, lo spirito ribelle di questa signora , ha cercato di trasformare la presenza degli odori serali in un beneficio che la sorte ha riservato a lei ed ai condomini dell'edificio contornato dai cumuli di immondizia. In altri termini, la protesta si è trasformata in una nuova visione della vita associata con accettazione degli odori maleodoranti dei rifiuti casalinghi del quartiere. Ebbene, la mia amica si è acquetata ed ha pensato che in ultima analisi, sistemare un certo numero di piante di alto fusto a ridosso del balcone della sua camera da letto poteva costituire un rimedio ma a condizione che venisse condiviso dall'autorità amministrativa locale che aveva designato l'angolo incriminato tra le vie Monfalcone e via Trieste come sito ottimale per fare stazionare i sacchetti del maleficio. Il parere negativo o meglio, il silenzio di chi può e deve amministrare le aree pubbliche , ha indotto la mia amica a cambiare il suo stile di vita ed a ritenere che anche le puzze e gli odori pestilenziali possono coesistere con gli umani. Il rimedio può essere intravvisto nella comune " mascherina" divenuta ormai oggetto prezioso nella vita associata e nel silenzio da mantenere sui social e con la stampa. Ecco perchè, nell'oggi, il caso dei cumuli di immondizia tra via Trieste e via Monfalcone può non destare allarme o essere fonte di criticità. La residente che aveva tentato di protestare , ha tirato i remi in barca e pensa che i cattivi odori possono costituire una barriera per testimoniare il contributo dell'igiene pubblica al proliferare dei virus e delle sue deliziose varianti che dalle immondizie cittadine traggono alimento e vita. La Cina pensi al suo virus. Noi abbiamo i laboratori a cielo aperto che ci mantengono le condizioni ideali per fare proliferare virus e relative varianti .Il vaccino non richiede ordine e pulizia . Esige le museruole per zittire i protestatari e rendere sordi i tutori dell'ambiente.
Lina Arena
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