11 febbraio, 2023

Nevicate a quote basse? L'inefficienza dei soccorsi

Sulla testata online cataniatoday.it il racconto di una signora che dopo due giorni di interruzione dell'energia elettrica e la mancata attivazione dei soccorsi ha lasciato la casa, che nel frattempo era a 9°C e per di più pure senz'acqua, spalando con difficoltà la neve per creare una via di fuga. 
Ecco cosa la signora ha dichiarato a Catania Today:
"La fitta nevicata che ha interessato tutti i versanti dell'Etna ha avuto pesantissime ripercussioni. Una emergenza a cui la protezione civile non può far fronte con una dotazione insufficiente. I mezzi spazzaneve sono pochi e datati. Dopo due giorni di interruzione elettrica, stamattina è mancata anche l'acqua. In casa 9 gradi, bloccati dalla neve alta. Nonostante vari tentativi di chiamare i numeri di soccorso (ore in attesa senza che nessuno rispondesse) siamo giunti alla conclusione che bisognava andar via per non affrontare un'altra notte al gelo rischiando l'ipotermia. Con grande fatica io e il mio energico figlio siamo riusciti a spalare la neve per creare un corridoio di fuga che ci permettesse di fuggire da un emergenza annunciata. Noi eravamo pronti. Avevamo gas, legna, climatizzatori, stufe e viveri. Ma senza luce e acqua non potevamo far fronte. Ci siamo arresi - conclude la lettrice - rifugiandoci da parenti. Alle 12 è passato il primo spazzaneve, ma altri abitanti di Tarderia sono bloccati. Non tutti hanno i mezzi adatti" 

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