Era il mese di agosto del 1999, 25 anni fa, e questo era un articolo, che riporto in copia/incolla, che mandai al quotidiano La Sicilia, e venne pubblicato.
Leggetelo e vedrete che ... in 25 anni non è cambiato nulla, con governi di diversa "veduta" politica.
E oggi si lamentano? Mah!
L’allarme siccità l’avevamo già lanciato nei mesi primaverili, e puntualmente le previsioni si sono avverate. I disagi sono maggiori di quelli previsti, ed i danni, anche a causa delle alte temperature registrate nella prima settimana di agosto, sono già visibili. Le piante di agrume mostrano evidenti segni di sofferenza per stress idrici, e la cascola dei frutticini si è fatta insostenibile. Ciò influirà negativamente sui bilanci aziendali, già disastrosi, ed in verità tutte le colture stanno subendo il perdurare della siccità.
I Consorzi di Bonifica di fatto sono latitanti e non erogano i servizi per i quali sono stati creati e per i quali vengono pagati, anche troppo! Le erogazioni consortili sono cessate, e anche chi possiede pozzi propri non sta meglio, poiché l’enel ha raggiunto costi insopportabili e le risorse da emungere si sono assottigliate. A che serve, infatti, pagare bollette consortili salatissime se poi non si riesce ad ottenere alcun servizio?
Verrebbe da chiedere al Ministro De Castro come mai in venti anni in Sicilia non si è fatto nulla per aumentare le risorse idriche e per ottimizzare quelle esistenti, mentre in Marocco (dal quale verremo invasi di arance, clementine, ecc.) le disponibilità sono state decuplicate!
Cosa fare adesso? Al solito, le segnalazioni dei danni, ed aspettare che la lenta e faraonica burocrazia ci “regali” il contentino delle proroghe, dei prestiti quinquennali (che le banche non erogano più!), ecc. ecc..
Sempre e solo parole, ma i problemi restano lì tutti sul tappeto, ogni anno, e mi permetto di dire per sempre.
Del resto l’Assessorato Agricoltura (ottimo inventore di circolari e facsimile) non fa altro che cambiare ad ogni piè sospinto le carte in tavola. Infatti dove è scritto che per denunciare i danni bisogna riempire quel modulo predisposto ultimamente che è un insulto agli agricoltori? La circolare del Ministero impone sì la denuncia danni, ma non impone affatto il vessare gli agricoltori con modulistiche sempre più complesse e vorticose! Che sia una trovata dei burocrati per far sì che gli agricoltori si stanchino e rinuncino, così che poi alla fine le pratiche vengano ridotte al pari, e gli uffici snelliti?
La verità è un’altra, e molto preoccupante: la siccità persiste, i danni aumentano, e nessuno si interessa fattivamente del problema, tranne che far di tutto per far passare questa bruttissima stagione aspettando le piogge. Ed il problema non è solo quello di quest’anno, ma è un problema serio, persistente (direi cronico) e che deve finalmente essere affrontato seriamente una volta per tutte, altrimenti ci ritroveremo ogni anno a lamentarci, subendo sempre i danni ed i ritardi delle Amministrazioni preposte ai rimborsi.
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