L'olio d'oliva che non c'è

Un'altra annata da dimenticare per olivicoltori, forse anche peggio dell'anno scorso.

È in corso la pulitura delle olive, ma già c'eravamo accorti che è la produzione era veramente scarsa, prossima allo zero.

Da cosa dipende tutto ciò?

Certamente dalla siccità, perché molti non hanno potuto irrigare i propri oliveti per mancanza di acqua, e chi ha oliveti in asciutto ha patito ancor di più questa mancanza di produzione.

Ma un altro fattore che ha ridotto le produzioni è dovuto dalla mancanza di freddo tra metà dicembre metà gennaio, periodo in cui avviene la differenziazione florigena, ovvero le piante differenziano le proprie gemme, quali devono emettere foglie e quali devono emettere fiori.

E la mancanza di produzione azzera, ovviamente, i redditi degli olivicoltori.

E che cosa succede a valle?
Semplice: Se c'eravamo stupiti l'anno scorso di un prezzo dell'olio di oliva oscillante tra i 10 ed i 12 euro al litro quest'anno il prezzo oscilla tra i 15 ed i 17 euro al litro.

Un'altra considerazione da fare è che l'Italia da sola non riesce a soddisfare il fabbisogno di olio di oliva per la produzione e il consumo nazionale, per cui siamo importatori di olio di oliva da altri paesi, e quest'anno inevitabilmente le importazioni aumenteranno.

Nei prossimi giorni pubblicherò una ricerca che avevo fatto anni fa non solo sulle varietà locali e sulla suddivisione delle superfici olivetate nella nostra regione, ma anche sulla esportazione e sulle importazioni dell'olio da e verso l'Italia.