Sui ritardi nei Bandi regionali

 

Sono molto risentito per ciò che un collega mi ha riferito di una affermazione fatta dall'assessore all'agricoltura ieri in un incontro con la Banca Popolare Agricola di Sicilia (ex Banca Popolare Agricola di Ragusa), tenutosi a Ragusa.
L'affermazione incriminata, e prego l'assessore di smentirla, è che il problema nella erogazione dei fondi sono "i tecnici", ovvero noi (mi ci metto anche io) liberi professionisti che siamo i progettisti che presentiamo i progetti, spesso "fuorviati" da punteggi fantasiosi e circolari l'una annullante l'altra.
E però l'assessore dimentica che escono Bandi che durano un mese, e mentre noi facciamo le corse per predisporre i progetti, poi dopo un anno le aziende agricole non hanno ancora i decreti di concessione, vedi mini bando laghetti-pozzi, o vedi Bando Misura 5.1 e 4.1 dello scorso inverno dove criteri di selezione tra l'uno e l'altro modificavano sensibilmente "il pensiero" dell'estensore del Bando stesso, come quello delle dimensioni aziendali, che in un bando premiavano le aziende di grandi dimensioni e nell'altro le aziende di piccole dimensioni.

E poi c'è il problema del personale: manca da decenni e decenni, e quindi ... chi dovrebbe istruire questi progetti?
No, invece il problema siamo noi tecnici.
Beh, ne terrò conto.
Peccato che ieri non ero lì, avrei potuto dire la mia, peccato proprio.

Resto molto risentito ed amareggiato, molto.

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