Consiglio di leggere 'articolo del prof. Rosario Faraci, pubblicato oggi sul quotidiano La Sicilia:
“Chiamata per la Sicilia” l'isola che verrà al 2050 non ha un destino scritto
Si chiude il 2025, sta per cominciare un altro quarto di secolo. Come sarà l'isola che verrà?
Partendo da questo interrogativo, un gruppo di giovani professionisti siciliani ha appena dato vita ad una associazione che ha nel nome tutto un programma: Chiamata Sicilia. Perché, anche quando si studia o si lavora fuori dalla terra natìa, la Sicilia chiama sempre. Rimane tatuata nel cuore come uno stato d'animo, prima ancora di essere un luogo fisico o una destinazione di ritorno. Ma non è solo sentimento nostalgico, è pure impegno di “give back” quando alla Sicilia si vuole restituire un pezzo del patrimonio personale di competenze e di relazioni.
Oggi pomeriggio a Catania questa neonata associazione esordirà per discutere, insieme ad alcuni esperti, sul futuro economico e sociale dell'isola. Sia ben chiaro, loro con grande onestà intellettuale hanno già intuito come sarà l'isola che verrà.
Sono giovani svegli e talentuosi che, nel lavoro e nelle professioni attualmente svolte, non difettano di metodo, pensiero critico, competenze analitiche e progettuali, capacità relazionali ed organizzative. Cittadini del mondo, come tanti altri Millennials e la nuova GenZ, hanno deciso di vivere fuori dalla Sicilia, perché la libertà di muoversi va di pari passo con il diritto di restare.
Non è fuga di cervelli, quella è una narrazione ormai superata. È piuttosto “brain circulation” dove il possibile rientro non è visto come un ripiego, ma come un'opportunità imprenditoriale e civile.
Dunque, come sarà la Sicilia che verrà?
Facendo alcune proiezioni al 2050, il quadro demografico che si presenta è critico. L'isola potrebbe perdere 859 mila abitanti rispetto ad oggi, in linea con la drammatica contrazione prevista per l'intero Mezzogiorno. Nascite molto inferiori ai decessi unitamente a più persone che lasciano la Sicilia di quante vi si trasferiscono, si tradurranno in un allarmante indice di dipendenza economica: se oggi per ogni 100 persone che lavorano ce ne sono 122 a carico, nel 2050 il rapporto salirebbe a quasi due persone da mantenere per ogni lavoratore. E via discorrendo.
Basta allineare i numeri di oggi, osservare il trend e dedurre che, se nulla cambierà, la Sicilia del 2050 rischia di presentarsi più piccola, anziana e fragile dal punto di vista economico e sociale. Ad esempio, le coppie con figli sono in crollo (-33% atteso entro il 2050), mentre aumentano famiglie unipersonali e anziani soli.
Questo è lo scenario tendenziale, ma non è un destino ineluttabile. Ci sono pure segnali di inversione di tendenza che rappresentano opportunità da cogliere fin da oggi. La Sicilia che verrà al 2050 è un grande campo di possibilità.
Potrebbe essere una terra di “degiovanimento” ai margini d'Europa oppure un laboratorio sperimentale in cui nuove energie vanno e tornano, generando sviluppo. La differenza la faranno le politiche mirate, di imprese e istituzioni in primis, ma anche il capitale umano. Il futuro va costruito insieme ai giovani siciliani di oggi.
Se volessimo scegliere un termine per etichettare la Sicilia del 2050, aggettivi di buon auspicio come competitiva, attrattiva, innovativa, ci sembrano onestamente un po' fuorvianti. Mancano evidenze scientifiche a supporto, i numeri dicono altro, alcuni toni trionfalistici (vedi in politica) hanno pure il sapore di slogan.
Il disfattismo però non ci piace, come quando si sentenzia che la Sicilia sia condannata inesorabilmente al declino.
Connettiva, rigenerativa e circolare ci sembrano invece tre aggettivi che realisticamente fin da ora potrebbero qualificare la Sicilia che verrà.
Una Sicilia connettiva, capace di generare ponti tra capitale umano sparso qua e là, imprese e risorse locali e mercati globali.
Una Sicilia rigenerativa, che non solo riduce i danni prodotti dal passato, ma ripara e rigenera territori, comunità, suoli e patrimoni urbani.
Una Sicilia circolare, dove i talenti non “fuggono” e basta, ma circolano: andate e ritorni, lavori ibridi, mentorship, investimenti, progetti stagionali.
la sicilia cade come in passato , e poi si rialza e fiorisce , in attesa di vedere tornare un nuovo branco....................di l .....................fp.
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