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nuovo radar a monte lauro

Buone notizie dal Dipartimento delle Protezione Civile di Roma. Finalmente,i ns meteorologi p.d. ,nonché quelli amatoriali potranno utilizzare alcuni dati meteo (pioggia,grandine,neve ed eccezionalmente il controllo della cenere vulcanica), in “ now casting “,grazie al nuovo radar meteorologico di recentissima installazione a Monte Lauro (catena dei Monti Iblei - m.986 s.l.m. – territorio di Buccheri), le cui pendici si estendono tra le tre province di Catania,Ragusa e Siracusa. Nel campo delle previsioni a “ brevissima scadenza “ satelliti e radar si contendono la palma di primi attori,ma con ruoli leggermente diversi. Infatti, i primi consentono di estrapolare lo spostamento dei grandi ammassi nuvolosi nelle successive 6 – 9 ore,ma con una precisione spaziale non superiore a 50 – 100 Km. I secondi,invece,aiutano a prevedere lo spostamento delle aree di pioggia nelle 2 – 3 ore seguenti con una precisione spaziale media di 1 Km,ma nei radar più sofisticati si arriva anche ad una precisione di 100 m. Premesso quanto sopra,la Regione Sicilia ha il suo primo “ occhio elettronico “ meteorologico (RADAR = radio detecting and ranging), di proprietà del Dipartimento della Protezione Civile (altri quattro sono già operativi in Italia e due in costruzione). E’ prevista altresì un’ altra apparecchiatura similare (progetto OPERA) a Trapani – Birgi avente pure caratteristiche militari,stante che il radar meteo sito all’aeroporto di Sigonella è di proprietà americana ed in atto fuori uso. Il radar meteorologico di M. Lauro è completamente montato (vedi foto).Manca solamente, il collegamento con la rete elettrica primaria esterna e la sua accensione, il collaudo e la normale funzionalità operativa inizierà a fine estate 2009. Si tralasciano di illustrare i principi di funzionamento dei radar in genere, fermandoci invece sulle caratteristiche tecniche costruttive e le sue applicazioni pratiche del radar in questione nel campo delle previsioni meteo e della protezione civile,grazie alle notizie raccolte dal Dipartimento della Protezione Civile,tramite l’ Ing.Paola Pagliara,responsabile del servizio rischio idrologico,idraulico,idrico,marittimo e costiero. Trattasi di un apparato Doppler della Selex Gematronik : Meteor 660C ; polarizzazione singola ma aggiornabile alla doppia ; con banda di frequenza C (5,6 GHz) ; portata nominale massima a 500 km; portata effettiva massima,tipicamente non superiore a 200 km; altezza dell’intero apparato (traliccio + antenna) circa 20 metri . Detto radar è in grado di rilevare le masse nuvolose studiarle nel loro interno,valutare l'intensità delle precipitazioni (pioggia,grandine,neve) sia sul piano orizzontale che verticalese,la quota di massima attività la direzione e l'intensità del vento nell'area in cui sono in sviluppo le idrometeore sopracennate. Tutti i dati rilevati, vengono letti in tempo reale,registrati e gestiti direttamente dalla sala operativa del D.P.C. a Roma,per l’interpretazione e prendere le decisioni del caso. Le indicazioni assunte – da questa complessa apparecchiatura - sono necessarie su possibili pericoli,come per esempio la riduzione della visibilità per pioggia o neve,la presenza di grandine,di scariche elettriche,di turbolenze atmosferiche,di acqua sopraffusa,raffiche di vento o la formazione di una copertura nevosa sulle vie di comunicazioni. Per evitare il cono d’ombra e quindi l’efficienza della riflettività nelle aree di precipitazioni a causa della presenza dell’imponente edificio vulcanico è stato previsto un secondo radar da collocare nella zona di Vibo Valentia (Calabria) onde tenere sotto controllo la zona dei Nebrodi e del messinese in genere, così da coprire l’intera isola sotto il profilo di un eventuale allarme meteo per le piogge in arrivo. Infine,per la navigazione e la sicurezza aerea il radar testè sistemato è pure istruito - tramite un particolare algoritmo – a “ vedere “ e seguire,durante le spettacolari attività esplosive del vulcano Etna, la formazione delle nubi di cenere che ad alta quota costituiscono un serio rischio per i motori degli aerei di linea,nell’area del Mediterraneo.

Commenti

  1. mi scusi dutturi vigu, ma sapi su stattrezzu cinisi, ni po diri u prezzu di l'aranci mentri ca ce

    ps

    macari 1 cent chiù o menu va beni u stissu

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