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mariann fischer boel

Questa simpatica signora, Mariann Fisher Boel, è il Commissario Europea all'Agricoltura. Andate sul suo blog: http://blogs.ec.europa.eu/fischer-boel/
Io le ho scritto questo (scusate l'inglese ....):
For 30 years, farmer. I am dealing with citrus in Sicily. For 25 years agronomist.
The bureaucratisation of procedures, and the odd request to all the farmers are holding back the development and especially the desire to innovate.
The cost of red tape are unbearable, and often the same sets are totally unnecessary.
We can reduce these unnecessary and costly requirements?
You are a farmer, and I hope they understand the difficulties, then that means that structural funds are not spent.
Greetings - Corrado Vigo - agronomist
Da 30 anni sono agricoltore. Mi occupo di agrumi in Sicilia. Da 25 anni sono agronomo.
L’eccessiva burocratizzazione delle procedure, e le stranezze richieste a tutti gli agricoltori frenano lo sviluppo e soprattutto la voglia di innovare.
I costi degli adempimenti burocratici sono insopportabili, e spesso gli stessi adempimenti sono del tutto inutili.
Riusciamo a ridurre questi inutili e costosi adempimenti?
Lei è un agricoltore, e spero che comprenda le difficoltà, che poi fanno sì che i fondi strutturali risultino non spesi.
Saluti - Corrado Vigo - agronomo

Commenti

  1. Caro Corrado,
    a costo di risultare tedioso, retorico, ripetitivo, banale ed inconcludente, colgo appieno questo Tuo spunto per osservare ancora quanto segue:
    1)-i punti cardine per l’accesso a qualsiasi agevolazione pubblica in agricoltura sono oggi: CONDIZIONALITA’ e FASCICOLO AZIENDALE;
    2)-il rispetto della condizionalità passa attraverso le forche caudine di alcuni software (metafert ed irrisias, ad es.) la cui reale applicazione delle indicazioni risulta a dir poco ostica se non addirittura antitetica alla normale buona pratica agricola che non può non tener conto della “storia” aziendale;
    3)-il fascicolo aziendale ci induce a reiterare dichiarazioni che potrebbero essere sconfessate alla prima ricognizione eseguita dagli Enti a ciò preposti (variazioni colturali, errori catastali, fotointerpretazioni errate, algoritmi ingessanti e quant’altro) ed anche questo senza tener conto della effettiva consistenza aziendale;
    4)-se gli Enti competenti non si decidono ad effettuare una ricognizione risolutiva in campo per definire l’effettiva consistenza aziendale o se tale attività non viene delegata ai liberi professionisti in modo da mettere un punto fermo e certo da cui partire per pianificare gli investimenti saremo tutti costretti, penso, a “brancolare” nella fumosità di procedure certe negli obblighi ma assolutamente ipotetiche nell’applicabilità.

    Mi rendo conto che ciò che io sostengo può risultare anche assurdo ma, vedrai, il sistema normativo messo in piedi nel comparto agricolo, stando così le cose, è destinato ad implodere.
    Ben altri e più collaudati sistemi sono implosi in questo ultimo anno, figuriamoci questo.
    IO NON RIESCO AD ASSUMERE UNA POSIZIONE ARRENDEVOLE E REMISSIVA DI FRONTE ALLA QUASI TOTALE INFORMATIZZAZIONE DEL COMPARTO AGRICOLO.
    Noi siamo “uno” e ci troviamo di fronte un enorme esercito burantosaurico con la testa a Bruxelles e la punta della coda a Lampedusa.
    Non ricordo chi, in tempi non sospetti, disse che le banche avrebbero fatto molti più danni degli eserciti; bene: ci siamo arrivati.
    Dalla mia piccola scrivania, attraverso una modestissima tastiera, Ti dico oggi che la burocrazia soffocherà in via definitiva l’agricoltura vera; una cosa viva che, come tutte le cose vive, non può vivere per sempre in una ingessatura che, diciamolo senza infingimenti, non ha altri fini se non quelli di prevenire o contenere le truffe. Non vedo altri fini se non questo … altro che miglioramento della competitività, tutela della qualità e rispetto dei diritti del consumatore.

    In questa mia e, soprattutto, in tutto ciò che è stato finora detto da tutti nel Tuo irrinunciabile Blog, risiedono innumerevoli spunti per il miglioramento e la semplificazione di procedure ed obblighi.
    Semplificare non vuol necessariamente dire deregolare. Finiamola con gli assiomi preservativi.

    Dimmi dove posso comprare un megafono del “fi” 1.000.000 mm.
    Intanto, grazie per la dritta, Le scrivo anch'io. Chissà ...
    Cordialità, sempre.

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  2. La condizionalità e la carta dei nitrati sono il cardine per la PAC.

    Anche in Spagna si va avanti così :

    " El sector agrario ya está sometido a un conjunto de normas sobre el agua cada vez más numerosas, algunas de las cuales aún no se han aplicado completamente como, por ejemplo, la Directiva sobre nitratos y la Directiva marco del agua. Hay quien cree que la solución a los problemas pasa por establecer más normas."

    Traduzione :

    Il settore agricolo è già soggetto ad una serie di regole, alcuni dei quali non sono ancora stati pienamente attuati, come ad esempio la direttiva sui nitrati e direttiva quadro sulle acque. Alcuni ritengono che la soluzione di problemi è quello di stabilire più norme.


    Fino a quando non sarà applicato interamente il trattato di Lisbona, " l'esercito burantosaurico di Bruxelles ",detterà legge a tutti i ventisette !

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  3. Ciao.
    Sono Rosario, uno studente di agraria quasi laureato. Seguo il tuo blog su consiglio del prof. La Via da alcuni anni. Ti faccio i miei complimenti, ma nello stesso tempo mi rammarico degli errori elementari commessi nella stasura di questa mail in lingua inglese. Credo abbia poco senso quello che hai scritto. Specialmente nel confronto a livello europeo credo sia imperdonabile. Mi sei un po' caduto, ma continuerò a seguirti ;).

    RispondiElimina
  4. Grazie per le precisazioni, ma ho chiesto scusa per l'inglese....e comunque in italiano ho espresso ciò che penso.
    Spero che la mia caduta sia momentanea.
    Intanto sono ARRABBIATISSIMO per le passeggiate in bicicletta.

    RispondiElimina

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