A causa della riduzione delle lavorazioni dei terreni per il passaggio al diserbo "a tappeto", ed a causa dell'aumento dell'abbandono degli stessi, si sta verificando un aumento esponenziale delle arvicole, che fanno danni enormi rosicchiano la parte esterna delle cortecce delle piante, ma anche buona parte dell'apparato radicale.
Quelli che vedete in foto sono mucchietti di terra, tipo "vulcanetti", creati dalle arvicole durante la notte, quando fuoriescono. Nella foto a sinistra si vede anche il buco di una delle gallerie delle tane.
Uno dei pochi rimedi per lottarle, oltre alla lotta chimica assai costosa e con pochi risultati, è quello di riprendere le lavorazioni del terreno, e di dare abbondanti adacquate. le arvicole disturbate da questi due fattori a volte abbandona il campo che hanno occupato.
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Hai l'acqua abbbondante, allora lo puoi fare, in caso contrario ........ aspetta.
RispondiEliminami fai vedere il volto delle arvicole?Potrei conoscerle o riconoscerle. Vai sul fioretti sabelli .it ci sei tu con il tuo amato De Mita.Ti posso dire che a me non dispiace. sempre meglio di fava. Non credi?
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