La diffusione della tristeza (CTV) è maggiore di quanto si pensi.
Spesso i ceppi virali sono quelli blandi, ma la malattia è presente in alcune aree in maniera vistosa.
L'unico modo di combatterla, ahimè, è quello di reimpiantare con portainnesti resistenti, come il Citrange Troyer o il Citrange Carrizo, che però limitano le possibilità di coltivazione degli agrumi. La foto ritrae un citrange carrizo: sono assai evidenti le "colonne" tipiche di questo portainnesto.
Innanzi tutto i terreni in cui utilizzarli non sono tutti; quelli calcarei o con ristagni idrici sono da sconsigliare.
Poi gli eventuali reinnesti: in questo caso bisogna utilizzare marze esenti da virosi, oppure da clone nucellare.
Si perde così quella importante opera fatta dagli agrumicoltori: la selezione in campo dei cloni migliori!
Ahh quanto era bello l'arancio amaro come portainnesto: era un jolly vincente!
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Caro il mio Corrado non giudico.... aspetto?
RispondiEliminaL'arancio Amaro è il moglior portainnesto esistente, il problema è che rispetto al carrizo o altri non spinge tanto!
RispondiEliminaAlessandro