Un gatto in attesa che aprano la porta. Sembra una foto banale, ma l’attesa di questo gatto, è emblematica. Lui sta aspettando di entrare, e per ricominciare a gironzolare per le stanze a lui oramai note. Ma tutti quelli che aspettiamo secondi, minuti, ore … giorni … mesi … abbiamo la stessa pazienza? Intanto il gatto è lì, e nessuno lo smuove. Noi, invece, spesso andiamo in escandescenza, e ci roviniamo anche la giornata. Prendiamo esempio da questo gatto. Che dice Lina Arena di ciò?
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Caro Corrado penso che ci sia un equivoco.
RispondiEliminaIl gatto è colui che ci aspetta; noi siamo tutti al di la della porta ad aspettare che lui la apra e ci riceva.
Non noti la tipica indolenza di "cu si ni futti?", l'assoluta mancanza di carte? l'eleganza del cat pad?
Cordialità.
SIAMO AL 12 SETTEMBRE E STIAMO FACENDO LA FINE DEL GATTO ... CHE ATTENDE ... LA MODIFICA DELLA CIRCOLARE DELLO SCELLERATO LEONTINI !
RispondiEliminaTuri, unni si?
RispondiEliminaNda gimmania maddumannanu i catti pi lalluvioni d'avannu!
Ma no di innaru, di chiddu c'avveniri, di dicembri 2009!
Maddumannaru i catti pi na cosa cavveniri,e i srdi ci sunnu!
Chi pensi chi mavissaffari u DUK?
pigghiu nu volu vuin giet e vegnu docu a fallu?