10 ottobre, 2009

PAI: prendete esempio 2°!

Senza titolo 2Ecco come si deve fare il Piano aziendale degli Investimenti della Regione Piemonte.
Non è stato realizzato nessun applicativo, nessun file, nessun software.
Nel Bollettino Ufficiale (la nostra Gazzetta) viene descritto cosa inserire nel Piano aziendale.
In più se vi registrate al portale della Regione, potrete compilarlo on-line, senza stress e senza bisogno di impazzire.
E da quando tutto ciò? Solo dal 6 dicembre 2007!
Domani sarà la volta della Valle d’Aosta.

3 commenti:

  1. e che succede se saremo solo in questa regione ad usare il MOSTRO?

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  2. Una cosa è stare dietro la scrivania del palazzo e un’altra cosa è stare in trincea, scrissi poco tempo fà in questo blog.
    Ora, il dr vigo m'immaggino sarà contento, pare, mi ha riferito un collega, che i burocrati del palazzaccio a diverso titolo e a diverso scopo, ogni tanto, consultano il blog, e questo è certamnete un fatto positivo, se serve a migliorare la p.a della regione, noi liberi professionisti questo lo sappiamo bene, la sanno bene anche i poveri agricoltori, pare che anche i politici si sono resi conto che l’eccessiva pratica burocratica soffoca l’economia, l’ha ribadito anche la CONFINDUSTRIA creando un apposito sportello contro la piovra della burocrazia.
    Mi ri-appello all’autorità di gestione dell’ Assessorato, La prego segua l’esempio dell’altro dipartimento e si affidi ai professionisti esterni per garantire un’efficace efficiente avvio delle opportunità del PSR.
    D’altronde la misura 341 ha una dotazione di DIECIMILIONI DI EURO come pensate di spenderli?
    Se per le azioni di informazione e divulgazione e animazione territoriale l’assessorato non possiede le giuste professionalità, tanto si evince deal bando della 341, figuriamocci per l'Asse I- II-III-IV

    Attendiamo sua risposta in merito.

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  3. Di seguito i punti principali del decreto legislativo di attuazione della riforma Brunetta (legge n. 15/2009. J
    MA PER I BUROCRATI DELLA REGIONE NON SI APPLICA

    PREMI AL MERITO. E' indicato come l'asse della riforma, prevedendo incentivi economici e di carriera per i "capaci e i meritevoli". Il decreto fissa comunque che non più del 30% dei dipendenti di ciascuna amministrazione potrà beneficiarne e a loro sarà in ogni caso erogato il 50% delle risorse destinate alla retribuzione incentivante. In termini di risorse, il 30% dei risparmi conseguiti sarà utilizzato per premiare il merito.
    SANZIONI E CERTIFICATI MEDICI FALSI. Sanzioni anche di carattere penale sono previste in caso di falsi certificati medici, nei confronti del dipendente - per il quale scatta il licenziamento disciplinare e l'obbligo del risarcimento del danno - ma anche del medico eventualmente corresponsabile - con la radiazione dall'albo professionale e, se dipendente o convenzionato con il Ssn, anche il licenziamento.
    LICENZIAMENTO. Scatta anche di fronte al ripetersi di assenze ingiustificate, al rifiuto senza motivi del trasferimento, alla presentazione di documenti falsi per l'assunzione o la promozione, per comportamenti aggressivi e molesti e condanna per reati contro la Pa; il licenziamento è previsto anche per il prolungato rendimento insufficiente.
    DIRIGENTI E CONCORSI. A loro il compito di valutare la performance di ciascun dipendente. Saranno sanzionati se "non svolgeranno efficacemente" il proprio lavoro. Per l'accesso, sono previste nuove procedure: si diventa dirigente di prima fascia nelle amministrazioni statali e negli enti pubblici non economici per concorso pubblico per titoli ed esami, indetto dalle singole amministrazioni per il 50% dei posti disponibili. Per i vincitori, sei mesi di formazione all'estero.
    COMMISSIONE PER VALUTAZIONE E TRASPARENZA. Nasce un'Autorità composta da 5 esperti con il compito di coordinare e le funzioni di valutazione (anche predisponendo una graduatoria ogni anno) garantendo la trasparenza nella misurazione della performance dei dipendenti pubblici. Il costo è stimato in 4 milioni di euro, in aggiunta ai 4 milioni per i piani di valutazione.
    CARTELLINO OBBLIGATORIO. Il personale a contatto con il pubblico ha l'obbligo di mostrare il cartellino identificativo o la targa con il nome ed il cognome sulla scrivania.
    ELEZIONI RSU. Sono prorogate di tre anni le attuali Rappresentanze sindacali unitarie elette dai lavoratori "per consentire l'adeguamento dei meccanismi di rilevazione della rappresentatività sindacale". (fonte ANSA)

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