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PAI: adesso tocca a noi

Immag0502 Ieri il mio Ordine, quello di Catania, ha inviato agli iscritti la versione n. 3 del PAI, il Piano Aziendale degli Investimenti redatto dall'Assessorato Agricoltura e Foreste che si deve (ahimè) utilizzare per i Bandi PSR 2007-2013.L'Ordine, inoltre, invita tutti gli iscritti a fare osservazioni sul funzionamento del file Access entro il 3 dicembre, al fine di inoltrarle alla Federazione, e di conseguenza all'Assessorato, così da poter redigere l'ultima versione (speriamo quella definitiva).
Quindi adesso tocca a noi, ognuno con il proprio "impatto" e le proprie lamentele.
Io ho già scritto molto, anche parecchio, sul PAI. Sia riguardo le cose molto serie, semi-serie, ed anche su quelle risibili ed altamente ridicole. Ancor oggi, nella versione3, per esempio c’è la voce “GIARDINO” nel comune di Cesarò: di che GIARDINO parliamo per favore?
Debbo ammettere, però, e devo farlo come mio "costume", che dalla versione 2.1bis il PAI è funzionante. Sì, lo è, anche se ho molte remore sul file ancor oggi, remore che appresso descrivo sinteticamente.
Il PAI oggi funziona, lo devo ammettere, e mentre per compilare il primo, in versione 1.1 ho impiegato "appena 4 ore e 20 minuti”, nella versione 2.2 ho impiegato 50 minuti. E' un tempo giusto, ma il tempo assurdo è quello che perdono gli agricoltori per preparare "la lista della spesa" come la chiamo io. Lista della spesa che scoraggia e "cassa" ogni iniziativa alla fonte.
Quali sono le remore, anche pesanti?
1) Quanto è costato all'Amministrazione (e quindi a noi) realizzare questo file?
2) Perchè mai non si è potuto continuare ad utilizzare il file in Excel realizzato dall'Amministrazione stessa tempo fa, con le opportune modifiche?
3) A che gioverà mai un Piano Aziendale "così sopraffino" se poi gli Istituti di Credito vogliono ben altro?
4) Quali formule vengono utilizzate?
5) Perchè mai limitare agli utilizzatori di Windows questo PAI, e lasciare fuori chi utilizza Linux o altri sistemi operativi (aggiungo: un collega molto anziano utilizza ancora la Olivetti Lettera 32, e per questo è in "cassa integrazione per PAI")
6) Come mai ci riduciamo sempre all'ultimo per queste cose? Non sarebbe stato più onesto farci fare le "prove su strada" mesi e mesi fa?roman-preotie-7

In tutta l’amara vicenda debbo pure compiacermi con l’impatto mediatico del blog. Ho notato che le “indicazioni” scaturite in questi mesi, le risibili osservazioni che ci hanno fatto impazzire, sono state recepite, tutte, anzi quasi tutte, ed è normale che la cosa mi faccia piacere.
Ieri ho sentito il dott. Motisi, al quale ho dovuto ammettere che adesso il PAI funziona; in questi mesi è stato straziato da migliaia di telefonate; non lo invidio affatto. Io in questi giorni sono stato interpellato da molti colleghi, quasi come una sorta di “help on line” …
Unica cosa positiva … spero che il dott. Motisi abbia una tariffa autoricaricabile nel suo cellulare … almeno viene ricompensato indirettamente, perchè non credo che l’Amministrazione gli riconosca lo stress subìto.
Rimango dell’avviso che lui è una brava persona, e forse avrei dovuto mandargli un premio di consolazione, quale Funzionario dell’anno 2009!


Commenti

  1. Benvenuto tra gli eletti.
    Daniele.

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  2. Già la numerazione cronologica del PAI è tutta un programma. L'ultima versione, quella degli eletti per intenderci, con quale numero è identificata?
    Sul sito, poi, le vecchie versioni inattive sono lasciate lì, ad imperitura testimonianza di una gestione allegra, come fastidiose bottiglie di birra vuote e non ritirate dai tavoli del pub.
    E, in ultimo, non uno straccio di Circolare, di Decreto o chessò io a dare ufficialità ad uno strumento così importante; e dire che sulla GURS pubblicata in rete campeggia a scanso di equivoci la seguente AVVERTENZA: "Il testo della Gazzetta Ufficiale è riprodotto solo a scopo informativo e non se ne assicura la rispondenza al testo della stampa ufficiale, a cui solo è dato valore giuridico. Non si risponde, pertanto, di errori, inesattezze ed incongruenze dei testi qui riportati, nè di differenze rispetto al testo ufficiale, in ogni caso dovuti a possibili errori di trasposizione."
    COMMENTI?
    Cordialità.

    RispondiElimina
  3. Anzichè un “help on line” ,preferisco un itinerante "help on office",per i colleghi impauriti del mostro PAI !

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  4. Se il 3 dicembre, gli ordini provinciali faranno pervenire le osservazioni dei tecnici liberi professionisti, quando verrà pubblicata la versione definitiva del PAI?
    il 10 dicembre?
    il giorno della scadenza?
    oppure ci sarà una ulteriore proroga "per consentire ai professionisti di prendere confidenza con questi sofisticati strumenti informatici"?

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  5. piccola domanda:
    ma questa nuova versione che avete ricevuto (hai detto bene per pochi eletti!!) può essere utilizzata per la presentazione dei progetti inoltrati prima del 3 Dicembre?
    mah..non ci capisco più niente!!
    anonima paidipendente!

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  6. dutturi vicu
    chi staiu liggennu?
    abbissanu u pai?
    allura mi pozzu arricampari di la gimmania?
    ni vogghiu fari unu macari ju!
    chi bella nutiziuna ca mi resi
    troppo bellissima assai troppona

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  7. Caro corrado, ogni volta che decido di scrivere un commento, non so dove inserirlo. Volutamente lo posto all’interno dell’area PAI, per raccontarti/vi l’ultima burosaurofollia. Non pensare subito all’avvocato corrado, non essere prevenuto!!!!!
    Concentrati invece sulla figura di un Tuo Collega (mio non di certo perché rigetto questa possibilità), libero professionista, temporaneamente seduto in una buro-sedia di una di una non meglio dettagliata commissione di un comune etneo.
    Il collega, caro corrado, forse colpito da Ciminite acuta è riuscito a raggiungere l’apoteosi della buro-pazza, inserendo i seguenti documenti, tra quelli ritenuti necessari per il rilascio della concessione edilizia di un fabbricato rurale con annesso magazzino. In particolare:
    a) piano di concimazione approvato dalla soat (redatto su base METAFERT), esclusivamente per le aree ricadenti in alta vulnerabilità dei nitrati.
    b) Business plan (PAI forse) dell’opera realizzanda;
    c) Relazione tecnica asseverata con giuramento di rito, sullo stato dei luoghi (e qui tutto bene) e sugli interventi esecutivi che la ditta intenderà intraprendere (CHI DICI?);
    d) Planimetria, in scala adeguata, riportante il LAY OUT dettagliato del posizionamento all’interno del deposito delle attrezzature, macchinari e suppellettili.
    Ebbene, io non vorrei essere scurrile……. ma cosa siamo ammattiti?
    Mi vuoi spiegare corrado a cosa serve fare il piano di concimazione, secondo metafert, per il rilascio di una concessione edilizia, peraltro in un’area attualmente incolta (ancora da bonificare)?
    Mi vuoi spiegare corrado a cosa serve il Business plan (PAI)?. Forse il Comune vuole concedere dei finanziamenti agevolati per l’opera da realizzare? E con quale Bando!!! Mi sono perso qualche cosa?
    Mi vuoi spiegare corrado perché deve essere messo in capo a noi tecnici il fantomatico “assevera mento” di ciò che è solo la ditta a dover dichiarare di realizzare e di portare a termine?
    Mi vuoi spiegare corrado e quì divento scurrile, che MINCH…., importa al comune dove dovranno essere collocati (MEDIANTE LAY OUT), i “suppellettili”.
    Mi vuoi spiegare caro corrado, con una legenda quali sono per favore questi suppellettili?
    Invito quindi te, caro corrado, a volerti fartI promotore affinché il Tuo collega possa impegnarsi al fine di integrare il documento Comunale con il DURC e la DIA (completa e non semplificata), perché mancano, mancano …..manca..licani, porca miseria.
    Cari saluti.

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  8. X Cappinato, presumo che il collega sicuramente ha un pò esagerato nel richiedere tutta quella documentazione, ma sicuramente è a conoscenza dello scopo del fabbricato rurale, quindi cerca di.........

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  9. caro anonimo, ritengo che non si possono presumere scopi diversi da quelli agricoli a priori ed in via preventiva....
    detto questo, credo che un'amministrazione pubblica non debba tutelarsi (per dirla in maniera pulita) esigendo fiumi di incartamenti, peraltro del tutto incoerenti per lo scopo di che trattasi, addossando così su noi tecnici molte delle responsabilità dell’operazione. Ti ricordo che noi siamo soltanto “i progettisti delle altrui volontà”. se abusi ci sono stati e ci saranno, devono e dovranno certamente essere repressi, ma in via esecutiva e con il diretto controllo sul territorio, di cui è l’amministrazione a doversi fare garante.
    Cari saluti

    RispondiElimina
  10. Per cappinato....
    L'aranciaro Ippolito, commenta quanto segue:
    Con un buon piano di concimazione secondo il metafert, da un fabbricato rurale di un piano, se ne possono elevare anche due........

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  11. Ma perché nelle spese generali non c'è la voce euro nelle unità di misura? Forse che le spese si misurano in litri, chilogrammi, ecc.?

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