Oggi vi faccio vedere come sono cambiati i costi e le rese economiche degli agrumeti, ovviamente si tratta di prezzi medi, dal 1980 ad oggi. I dati sono stati presi dal mio archivio storico.
La cosa che salta subito agli occhi è che con le arance bionde si è sempre guadagnato di più, e quest'anno, annata folle, le perdite sono ridotte.
Chi l'avrebbe detto? Eppure abbiamo un frutto che il mondo ci invidia, un frutto con caratteristiche peculiari ineguagliabili, un frutto buonissimo: l'arancia rossa.
Ma non abbiamo saputo valorizzarla. Ce la facciamo strappare da quattro grosse catene della GDO a prezzi ridicoli e da elemosina, e non ci impuntiamo. Le GDO guardano solo al guadagno, e nel frattempo la politica litiga nelle stanze dei bottoni.
La grande colpa di noi tutti è stata proprio quella di non avere valorizzato la nostra arancia rossa, con tanto di IGP!
Peccato che il quotidiano locale nel quale sono censurato non pubblichi questa immagine dei costi/ricavi, peccato davvero. Sarebbe stato un "colpo d'occhio" per far comprendere a decine e decine di migliaia di persone la situazione reale.
Caro Corrado, a meno che tu non li abbia accorpati nelle altre voci mancano acquisti e relativi ammortamenti di automezzi e le manutenzioni degli stessi
RispondiEliminaessendo i principali produttori di arance rosse avremmo dovuto controllare e quindi determinare il prezzo,ponendo una certa percentuale al di sopra del prezzo delle arance bionde...invece avviene tutto il contrario...fatto 100 il prezzo delle arance bionde le nostre sono una percentuale inferiore a quella soglia...
RispondiEliminaForse dovremmo reinnestare il tarocco gallo e compagnia bella per mettere navel e valencia,come hanno fatto a Ribera!!
Il problema sostanziale del commercio e distribuzione delle arance rosse e' l'eccessiva offerta concentrata in un periodo di tempo ristretto, con una domanda stabile o in calo. Di qui il crollo dei prezzi.
RispondiEliminaNegli anni, non si e' effettuata un'opportuna conversione varietale per allungare il calendario di raccolta delle arance pigmentate (fine novembre e da marzo in poi).
La filiera lunga e una GDO che detta le leggi completa il quadro.
Che fare?
Delfo Fusillo
13 luglio 2009
RispondiEliminaL’assessore regionale all’Agricoltura e foreste, Michele Cimino, ha incontrato stamattina, insieme al capo di gabinetto, Salvatore Sammartano e al segretario particolare, Giovanni Galizia, i dirigenti generali dei 4 dipartimenti dell’assessorato, Rosaria Barresi, Cosimo Gioia, Pietro Tolomeo e Fulvio Bellomo.
Nel corso dell’incontro, si è discusso della futura organizzazione dell’assessorato, del programma e degli obiettivi che l’assessore
Cimino intenderà perseguire nel corso del suo nuovo incarico di governo. “Come primo atto amministrativo - afferma l’assessore Cimino - ho disposto la rotazione di tutti i responsabili degli uffici centrali e periferici dell’assessorato”.
secondo mè ruoterà prima lui
Nooooo, povero assessore, si sta cercando di fare una cultura in fatto di agricoltura e crede che queste siano le rotazioni importanti per l'agricoltura! Fernmatelo, sta leggendo il Bonciarelli alla rovescia!
RispondiEliminaper delfo fusillo:il fatto è che si va all'avventura,senza sapere dove si mettono i piedi....tu dicevi del calendario di commercializzazione:il problema cè ,ma è meno grave di quello che pensi...attualmente se ci rifletti tutte le cultivar presenti in campagna vanno dal mese di ottobre(navelina e miagawa)fino al mese di maggio(gallo e valencia)....vero è anche che tanti produttori in questi anni hanno reinnestato navelina e valencia per mettere tarocco gallo,e lo sai perche?perche i commercianti finora hanno cercato gallo e i navelina,se passa il mese di novembre lo vogliono caricato sul camion gratis,anche sei il frutto è commercialmente valido e anche se in tutto il mondo si mangia navel per tutto l'anno...qui ,come ti dicevo,superato il mese di novembre,se ne esco con la classica battuta del cavolo:'ANCORA NAVELINA A VINNIRI C'HAI'?;e siccome la gente si è stufata a sentirsi dire 'ANCORA C'HAI',ha reinnestato gallo riducendo cosi il calendario.
RispondiEliminaMeno male che ci difende la fererazione regionale dei dottori agronomi e forestali!!!
RispondiEliminaHo capito che sei con moglie e figlia sulla neve.Io sono al calduccio nella mia reggia a venti stelle.Non sono ricca ma sono felice di poter vivere comunicando a destra e a manca.
RispondiEliminaNo, Lina, sono a letto con 39.5. Riusciranno le arance a farmi star bene?
RispondiEliminami corrado, l'ho sempre detto le arance Ti fanno male...altro che Vitamina C,,, solo .....eeeeeeeee...CCCCCCC.
RispondiEliminasalute corrado....
la neve no, ma il ghiaccio si, con questa febbre?
RispondiEliminaAiace,
RispondiEliminaconcordo con te. Purtroppo errori ne sono stati fatti in gran numero. Tuttavia, ad oggi (del doman non v'e' certezza...) quasi tutte le varieta' bionde (ombelicate e non) mediamente spuntano prezzi piu' elevati, non dico interessanti ma almeno "decenti". Non solo navel e newhall, ma anche le medio-tardive (valencia, lane late...).
Varieta' pigmentate tardive (sant'alfio, meli, messina) sono molto poco diffuse e in annate di penuria di arance pigmentate "tardive" (vedi anno scorso) in zone "esenti da gelo" possono essere ben pagate.
Inoltre, non dimentichiamoci la massiccia diffusione nelle nostre zone di vecchi cloni di moro che commercialmente hanno limiti che ben conosciamo e che ricadono nello stesso disgraziato periodo produttivo.
Delfo Fusillo
caro delfo fusillo i vecchi cloni di moro non hanno nessun limite commerciale anzi hanno una resistenza superiore.Hanno avuto la disgrazia di essere svenduti grazie a qualche pinguino......tu mi capisci
RispondiEliminail problema è quindi della politica commerciale dei nostri commercianti...e chi(come qualche professore di marketing agricolo che ha scritto su questo blog qualche anno fa)collega il prezzo basso delle arance ad un'eccesso di offerta,richiamando la famosa regola del mercato perfetto,mi dovrebbe spiegare questa discrasia nei prezzi tra arance bionde e pigmentate,pur essendo le arance bionde di quantità nettamente superiore a quelle rosse,dal momento che in tutti i Paesi agrumicoli si producono quasi esclusivamente arance bionde??
RispondiEliminaIl dispiacere piu forte,e che manco quelli che dovrebbero curare il malato,sanno fare una diagnosi decente!
vorrei riportare una notizia ripresa dal sito www.freshplaza.it...la notizia è che una delle piu grandi cooperative spagnole ha comprato sistematicamente grandi forniture di arance al mercato all'ingrosso di Bologna per rifornire la sua filiale che si trova in Polonia...e l'operatore di Bologna spiega l'accaduto col fatto che in Spagna i prezzi sono piu alti di quelli praticati qui da noi...
RispondiEliminaQuesto dimostra,secondo me,due cose:la prima è che in Spagna i prezzi sono piu garantiti ai produttori(mentre qui da noi c'è la corsa dei bestia a chi fa il prezzo piu basso);la seconda,come già dico da qualche mese,in Spagna c'è realmente mancanza di produzione(-20%,-25%),e il prodotto che non riescono ad approviggionare da se lo comprano da noi.
Corrado mi dispiace: il valore di 39.5 è out of range ed il progetto influenza, quindi, non è ammissibile. Trova il modo di abbasare il valore (35.5 è quello mediamente giusto), porta il DURC di giustificazione, la ricetta medica vistata dall'ordine dei giornalisti, il certificato di iscrizione alla E...E....EC.C.I.A.A. con dicitura antivirus, una marca da bAllo da neuro (con l'apostrofo), il certificato di destinazione egoistica e, infine, un campione di muco per le analisi da utilizzare per il METAFERT di fine anno!
RispondiEliminaSusiti!!!!!!!!
I limiti commerciali del moro risiedono unicamente nel ridicolo e vergognoso prezzo che si riesce a spuntare. 5-8 cent di euro al kg. (nelle annate di carica e dopo le feste sono prezzi comuni) sono un'elemosina che e' assolutamente intollerabile. Le partite di pezzatura medio alte, precoci e compagnia bella non raggiungono i 20 cent/kg.
RispondiEliminaE' un problema purtroppo concreto, che ha poco a che fare con la reale qualita' del frutto (anticipa e pigmenta prima di molte varieta' di tarocco, ottimo contenuto in succo, etc..).
Delfo Fusillo
Approvato dalla Commissione Europea con decisione C(2009)10542 del 18 dicembre 2009 la v. 3 del PSR. Contiene l'anticipazione del 50% per il 2009 e 2010.
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