Questa foto, ripresa da Bimbo Scemo (alias xxxx yyyy) al supermercato Auchan di Catania, mostra come le arance Tarocco siano vendute al chilo, sottolineo al chilo, alla cifra di 1,49 euro.
Nel frattempo l’Assessorato per le Risorse Agricole ha pubblicato sul proprio sito internet le graduatorie delle aziende agrumicole che vogliono conferire e i centri di raccolta (cliccate per scaricare).
Scaricate la graduatoria e cosa scoprite? Numeri … che vi spiego meglio.
Innanzi tutto quante sono le aziende agrumicole che hanno fatto richiesta di conferimento? 3.960, ovvero poco più del 10% delle aziende agrumicole, che sono all’incirca 35.000 (dati ISTAT)! Quindi una scarsa adesione.
Altro dato: la superficie totale che risulta dal tabulato è pari ad ettari 21.680, circa un terzo della superficie agrumetata siciliana ad arance.
Ma i piccoli agrumicoltori, compresi i “tumminari”? Esclusi! I famosi “tumminari”! Esclusi da bando!
Poi … leggete i totali richiesti per singola ditta. All’Assessorato hanno dimezzato il quantitativo dei conferimenti richiesti, e quindi una azienda, prendiamo ad esempio la n. 33 estesa Ha 37.07.00, potrebbe conferire 117.070 chili di arance, ma gliene sono consentiti solo 61.763, ovvero 1.666 chili ad ettaro … Su 37 ettari solo 6 vagoni di arance.
Ecco che il bando-farsa fa le altre vittime, che speravano, ancor prima della cascola, di poter conferire qualcosa …
Peccato! Avrei voluto avere torto! Avrei voluto che il bando potesse risolvere qualcosa! Invece i fatti, i numeri … mi danno ragione.
E non sono contento: ripeto, cara dottoressa Barresi, caro dott. Aglialoro … avrei voluto avere torto!!!!
Cara dottoressa Barresi, come avrà visto non mi trova nell’elenco. Non ho aderito, nonostante la mia azienda agrumicola sta soffrendo, ed anche parecchio!
Mi fregio, in trent’anni, di non aver mai conferito all’AIMA (ai tempi) e nemmeno adesso … alla NEW AIMA umiliante!
Si goda Orietta Berti con “fin che la barca va”!
coversazione surreale più reale che sur in ambiente della burocrazia ammazza sviluppo
RispondiElimina"Il vero problema sta nella autoreferenziazione in cui sguazza la classe dirigente! L'unico sistema per farla crescere è attivare un programma di job rotation programmata, unita ad una riunione settimanale per il problem solving, una confernza mensile sullo stato di avanzamento degli obiettivi, un sistema di work esperience con altre regioni, delle sessioni semestrali di coaching ..... e tante altre cose che servono a costruire una classe dirigente che sappia fare del vivere il cambiamento continuo la propria grande capacità. Ma come tu sai il cambiamento non piace a nessuno (o quasi), noi come le galline facciamo un piccolo giaciglio e lì ci accovacciamo per deporre ogni tanto qualche uovo!
La generazione dei ns.padri ha vissuto l'incertezza della guerra ...... e questo l'ha portata all'ottimismo e alla voglia di migliorare. La ns. generazione ha solo vissuto l'opulenza ..... buona domenica anche a te!"
E tu a quale categoria appartieni?
Io appartengo alla categoria dei cretini che ancora crede che possiamo superare questo stato di crisi.
RispondiEliminaAlla categoria dei cretini che ha buttato una vita appresso alle arance.
Alla categoria dei cretini che ascolta le corbellerie del primo venuto, che, come Nembo kid, non sa nemmeno dove abita di casa.
Non è così. Tu appartieni a una categoria di operatore economico ormai rarissima in questa martoriata terra.
RispondiEliminaCategoria, per l' appunto, caratterizzata da dignità e onestà intellettuale, dove l' aiuto dello Stato viene inteso come mezzo per conseguire obiettivi di crescita e sviluppo, e non sterile elemosina, finalizzata al nulla, da distribuire -razionata!- a pioggia.
Gli agricoltori non vanno mortificati e trattati alla stregua di stormi di piccioni ai quali gettare a terra qualche manciata di mollica di pane.
Un giorno potrebbero anche decidere di gettare a terra la maschera dell' ossigeno e rivoltarsi contro una classe dirigente manifestamente incapace di gestire le problematiche del settore...
Spero che quel giorno arrivi presto. Non bisogna mai disperare!
Vorrei far notare anche la pezzatura: mai vista roba del genere in un punto vendita di una grande catena!
RispondiEliminaLe rarissime volte che è successo in passato si trattava di "scucciuni" o comunque di roba di pessima qualità.
Aggiungo che soltanto tre giorni prima quelle stesse arance fotografate erano a 0,99 e andavano a ruba.
confermo quanto detto da bimbo scemo, il prezzo era €.0,99 e ho pensato al prezzo di campagna a €.0,04 - 0,08, maaaa che schifo!
RispondiEliminaPiccolo contributo ... ovviamente non economico.
RispondiEliminaIeri a Belpasso arance tarocco (non chiedetemi la varietà: pioveva, guidavo, non sono agronomo nè agrumicoltore) 0,30 chilo da venditore ambulante di ortofrutta con camion
Dottore Vigo non sa l'ultima? Lo sa che sono stati reclutati e richiamati "I LAGUNARI" per raccogliere le arance con tutta quest'acqua? I fiumi, come il Gornalunga le portano a recapito nelle aziende di trasformazione facendo sì che si risparmiano i 2 centesimi al chilo!
RispondiEliminaSiamo a mare, come dice lei!
Dov'è Spoto Puleo?