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Quali soluzioni?

In questi giorni stanno ascendo interrogativi seri ed importanti, fra i lettori (anzi quei pochi che scrivono fra i lettori) del blog.
Chi parla di bruciare le tessere elettorali, chi chiede che questo blog divenga una sorta di aggregatore di protesta, chi mi scrive di buttarmi in politica, ecc.
Ma mi domando: può un blog avviare un processo di riforma e di rinnovamento delle cose che non funzionano?
Può un blog aggregare davvero una grande moltitudine di persone, tutte nella stessa barca che affonda?
Qualche piccola battaglia l'abbiamo vinta (come quella dell'inutile DIA da 7 copie e 6 risme di carta A4), ma può davvero un blog riuscire a sfondare il uro dell'abulìa che resetta le memorie delle persone?
Tutti abbiamo toccato con mano l'nefficienza di una apparato Burocratico, che anzichè valorizzare le persone che contano, oggi le fa ruotare ... ponendole in posti assurdi ed inutili.
E il Governatore Raffaele Lombardo, che ogni tanto saltella sul blog, e l'Assessore Titti Bufardeci, che mi legge a singhiozzo, con la supervisione di Mickey Mouse, e il Vice Presidente Michle Cimino (il peggior Assessore dell'Agricoltura della Regione Siciliana - quello delle favole per intenderci) che fanno?
Niente! Tirano per la loro strada, a quattro corsie, illuminata notte e giorno (come il nuovo Ospedale di Lentini mai aperto), con tappetino non in asfalto, ma di morbido panno dorato ... in attesa che si faccia ora di pranzo e poi di cena ... rilasciando interviste "a destra e a manca", alleandosi ora con un colore politico, ora con un altro.
Nel frattempo l'economia muore, l'agricoltura si autoestingue, e ... il blog che può fare?
Quali soluzioni adottare?

Commenti

  1. Corrado,

    secondo me il blog e' un modo moderno ma soprattutto efficace per creare un'aggregazione di intenti e di idee finalizzate alla realizzazione di azioni concrete. Permette di accorciare le distanze dei partecipanti e sostituisce le mancanze di luoghi o circoli appositi ed inoltre consente anche di verificare lo stato delle cose in zone diverse.

    Perche' quindi non continuare?

    Concordo con te quando ti lamenti dei pochi interventi in relazione alle visite del sito.

    Non c'e' piu' tempo per tacere o tenere le proprie idee nascoste.

    Delfo Fusillo

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  2. dott. Antonino Aliberti1 agosto 2010 alle ore 16:11

    non comprendo le remore del dott. Vigo, circa la mission del blog. Personalmente reputo, come ha ben detto Delfo Fusillo, un mezzo non indifferente nell'aggregare persone che vogliono esprimere in maniera candida ed efficace il loro dissenso a questo stato di cose. Quindi, mettiamo da parte le perplessità e, avanti tutta!!!
    dott. antonino aliberti

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  3. L'anno scorso se non erro lei ha inviato alcune missive di denuncia a proposito del mostro PAI, interessandone anche, forse, la corte dei conti circa l'enorme furto perpetrato ai danni dei contribuenti riguardo al costo del maledetto file di a..ccess...o.
    A distanza di un anno, quasi, ha ricevuto alcuna risposta?
    Da come continuano imperterriti, i sig.ri dell'assessorato agricoltura a propinarci sto c..zzo di PAI credo proprio di no.
    A questo punto l'unica strada perseguibile, dopo riunioni infruttuose, interventi dell'ordine e della federazione (???????), è quella di travestirci da talebani lapidare letteralmente questi "signori".
    Le pietre le porto io, stabiliamo solo la data. Il luogo lo sappiamo.

    Nino Miceli

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  4. il blog ti vota. Punto e basta.Anche se qualcosa non mi convincwe del tutto. Il blog ti vota.In fondo Obama cominciò con un blog ed ha vinto. Lo puoi fare anche tu.

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  5. mi piacciono le pietre del dr. Miceli. Le utilizzerei per lanciarle contro certi porticati palermitani per accedere a certi uffici e prendere per i capelli certi dirigenti.Mi pare di aver descritto le defaillance di un certo sovraintendente catanese che è stato trasportato a Palermo sulle ali degli angeli e che meriterebbe di essere mandato alla caienna. Purtuttavia leggo che ancora protegge il nostro ambiente isolano. E' una vergogna ma rimane tale.

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  6. Al posto delle pietre, proporrei le uova marce, per due motivi:
    1. valorizziamo un prodotto agricolo spesso mal pagato e quindi invenduto e che , di conseguenza, diventa più utile se lasciato marcire.
    2. il fetore rimane nei vestiti a lungo e "contrassegna" così la vittima, che poi vittima non è.

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