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Precisazioni agrumarie 4°

Cattura In merito ai precedenti post ed alla corrispondenza email col sig. Tonino Distefano, oggi mi è arrivata una email dall’Ufficio Stampa dell’Oranfrizer, che riporto.
Egregio dottor Vigo,
in riferimento all'intervento postato nel Suo blog sabato 25 settembre dal cliente Tonino Distefano, vorremmo evidenziare che la reticelle di arance navel di provenienza sudafricana - come si evince dalle foto - riportano il marchio "Oranfruits" e non quello "Oranfrizer" erratamente citato.
La ringraziamo per aver chiarito le motivazioni che stanno alla base di chi opera nel libero mercato e concordiamo con lei circa le ragioni dell'importazione di alcune categorie di agrumi che in precisi periodi dell'anno la generosa natura siciliana non ci consente di offrire per soddisfare le richieste della nostra fedele clientela.
Non siamo certamente l'unica azienda che opera con una logica simile: in Europa, Italia compresa, ci sono centinaia di aziende che importano agrumi e frutta dai paesi dell'emisfero Sud per poi distribuirli nel mercato nazionale.
E' più intelligente lasciare questo business nelle mani delle imprese del Nord Italia? Oppure anche un'azienda siciliana può acquisire alcune quote di un mercato vivace e sempre in movimento?
Possiamo anche noi servire i clienti e i consumatori che cercano agrumi momentaneamente indisponibili nelle vocate zone siciliane?mondo1
Chi - come il signor Distefano - viene attirato dal banco frutta deve poter trovare con un marchio di qualità (quale è Oranfruits) quei prodotti che rientrano nei bisogni del mangiar sano quotidiano e che rispettano gli standard stabiliti da chi le importa, le controlla, le seleziona e solo dopo le immette - tramite i canali della grande distribuzione - nei reparti ortofrutticoli che riservano al cliente una "scelta completa". Noi vogliamo far parte di questa "Scelta completa".
Sarà arduo convincere il consumatore e il distributore a rinunciare ai prodotti che la nostra Sicilia non produce 365 giorni l'anno, entrambi li cercheranno altrove e certamente li troveranno, noi a quel punto non potremmo far altro che guardare un mercato che funziona 12 mesi l'anno.
Ma non possiamo restare fermi, né vogliamo che i nostri clienti non trovino ciò che vogliono, soprattutto se siamo in grado di soddisfarli.
Rispettiamo i tempi della nostra terra e di quelle che si trovano più a Sud, gestiamo con attenzione il controllo della qualità e in attesa di un inverno siciliano ricco di agrumi nostrani affrontiamo il nostro mercato e rispondiamo alla domanda del cliente con un prodotto certificato e di chiara provenienza.
Grazie per l'attenzione prestataci.
Cordiali saluti
Ufficio Stampa Oranfrizer

Commenti

  1. a proposito di paniere allargato a referenze varie...perche non si prova a lanciare la produzione di pompelmi in sicilia???è un piccolissimo mercato,ma completerebbe l'assortimento proposto..e con le dovute garanzie produttori disposti a piantarlo ce ne sarebbero.

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  2. non glielo fate sapere a questo nuovo assessore.lui conosce solo pesche tabacchiere ed albicocche.da qui a cinque anni avremo una superproduzione di pesche tabacchiere e quel po di mercato che oggi funzionicchia si perderà definitivamente

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  3. Quella dei pompelmi è una alternativa già sperimentata in passato senza successo; è un strada che non spunta. Chiedete a Corrado

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