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Schiacciati dalla burocrazia

Da tutte le parti (sindacati compresi) arriva l'allarme burocrazia; l'allarme arriva pure dai vertici Governativi.
Proprio qualche giorno fa il Presidente della Regione, on.le Raffaele Lombardo, ha detto che c'è troppa burocrazia.
Ma i Burocratici ai vertici Dirigenziali non li ha nominati lui? E non fu in quella seduta nella quale effettuò l'azzeramento della Giunta? Una sorta di AZZERAMENTO COATTO?
C'è troppa burocrazia; troppe chiacchiere e pochi fatti!

Commenti

  1. e della burocrazia romana ne vogliamo parlare????????? sembra di no forse è un tabù ...ma lo sapete che Agea ha bloccato milioni di euro delle misure agroambientali dal 2008 ad oggi senza comunicare alle ditte le anomalie? sapete che solo a fine Agosto è stata attivata la procedura x verificare le singole posizioni? sapete che nel marasma della domanda pac, molti tecnici hanno fleggato gli aiuti zootecnia(art 69) che hanno reso impagabili le 214? sapete che dopo un mese ancora nessuno sa dire alle ditte come sanare l'anomalia ,rinunciando a poche centinaia di euro dell'art69?
    Sapete che migliaia di ditte non sono state pagate perchè l'intestatario dell'IBAN non corrispondeva ma non xchè fosse un'altra persona ma perchè nell'intestazione bancaria c'era una virgola di troppo o un'abbreviazione ...alla faccia del CUA!!!Sapete che molte ditte non sono stete pagate xchè in Agea hanno deciso che sono in debito di qualche centinaio di euro e invece di compensare bloccano i pagamenti?? Sapete che ad oggi nessuno dice come regolarizzare queste situazioni dando almeno i riferimenti x pagare e a chi pagare??? Nessuno parla nessuno agisce e i responsabili godono della + assoluta impunità!!!!ma ci vogliamo incazzare??????????

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  2. I FONDI EUROPEI E L’IMMOBILISMO DELLA REGIONE.

    Si chiama Programma di sviluppo rurale 2007/2013 ed è lo strumento con il quale la Sicilia può contare su ben 2,7 miliardi di euro messi a disposizione dall’Unione europea per promuovere lo sviluppo dell’agricoltura e del suo territorio.

    Dalla formazione all’ammodernamento delle aziende e dei processi produttivi, dalla salvaguardia del territorio al miglioramento delle infrastrutture, queste risorse risultano più che vitali, tanto più a fronte della drammatica crisi economica come quella che sta vivendo l’intera economia regionale e in particolare il settore agricolo.

    Ma di tutto ciò la Regione siciliana sembra non accorgersi.

    Dal 2007 a oggi, infatti, secondo quanto monitorato dal Comitato di sorveglianza, dei 2,7 miliardi che l’Unione europea ha messo a disposizione della Sicilia per l’attuazione delle linee d’intervento (suddivise in cinque assi), sono stati spesi finora appena 240,9 milioni, ossia solo l’8,7 per cento.

    Su cinque assi, quelli per i quali si è proceduto ai pagamenti sono stati solo tre.

    Per quanto riguarda l’asse 1, che contiene importanti interventi a favore di lavoratori, infrastrutture e ammodernamento delle aziende e dei processi produttivi, sono stati spesi appena 2,5 milioni di euro a fronte di 1,4 miliardi messi a disposizione. Ossia, appena lo 0,1 per cento.

    Mentre le aziende agricole chiudono, anche per la difficoltà di adattarsi alle nuove esigenze del mercato, la Regione non ha ancora mosso un euro dei 760 milioni previsti per l’ammodernamento delle imprese.

    E lo stesso ha fatto per l’intero asse 3 (dotato di 132 milioni per strategie di sviluppo e diversificazioni produttive) e per tutto l’asse 4 (35 milioni per sviluppo locale e Gal).

    Un po’ meglio va per l’asse 2, che prevede interventi per indennità ai lavoratori, pagamenti agro ambientali e per il miglioramento del territorio: ad oggi, dei 950 milioni messi a disposizione, ne sono stati spesi circa 238 milioni, ossia il 25 per cento.

    Per l’asse 5, che riguarda le spese per l’assistenza tecnica, i pagamenti effettuati finora ammontano al 2 per cento dei 32 milioni attribuiti dall’Unione europea. Ma in questo caso, che ci sia stato poco da “assistere”, visto lo stato d’avanzamento del Psr, è più che comprensibile.

    Il nuovo Assessore ci abituerà di parlerà di brand e di co - branding !

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