Eccolo: è lui … è una parte, assai modesta per la verità, del “tesoretto cartaceo” di cui ogni Amministrazione Pubblica va fiera.
La quantità di carte, di documenti, duplicati, triplicati, quadruplicati, quintuplicati, tutte le inutili vessazioni possibili ed immaginabili … vanno a far parte del “tesoretto cartaceo” di cui ogni Burontosauro va fiero.
Forse a fine anno ognuno dice all’altro … “io ne ho 3 tonnellate”, e l’altro replica “io qui 2,5, ma insieme all’altro Burontosauro ne abbiamo richieste altr3 5!” …
E’ una corsa, o una lotta, a chi fa produrre più carte … che nessuno legge, che servono solo ad incrementare il “tesoretto cartaceo” … ma prima o poi non ci sarà più dove metterlo …
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Commenti
Posta un commento