Dopo la trasmissione che ha infangato la reputazione del pomodorino sono spuntati politici, opinionisti, consiglieri comunali, insomma tutti si sono svegliati per dire la loro.
Ieri il collega dott. agr. Paolo Giglio mi ha inviato una “nota” che pubblico con piacere.
POMODORINO … TAROCCATO
Il Sindaco di Vittoria,chiede l’applicazione della “Class action“ contro la Rai e nel frattempo la G.d.F. pizzica diversi commercianti che provvedono ad operazioni di “caratura di verginità “ passando il pomodorino od il pomodoro tunisino in quello siciliano, viene applicata una sorta di disciplinare … illegale di IGP - Indicazione Geografica Protetta o di DOP - Denominazione Origine Protetta (vedi Regolamento CEE 2081/92 della Comunità Europea).
Mi faccio alcune domande :
- da chi dipende il mercato ortofrutticolo di Vittoria?
- esiste un direttore di mercato?
- è un tecnico od un amministrativo?
- come è possibile che questa merce taroccata entra “sporca“ ed esce “pulita“?
- chi controlla questa movimentazione e la documentazione di trasporto?
Facciamo un po’ di trasparenza.
Paolo Giglio
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
sono contro la trasparenza. Sono per l'opacità.Sono per la concorrenza spietata e per la pubblicità. Sono contro la Privacy che è la vera madre della mafia e della prepotenza. Non per nulla il vero padre della privacy è quel Rodotà che l'ha reclamizzata appositamente per separarci e per evitare controlli . Rodotà è nemico della società liberale e capitalista e sotto false spoglie, come Violante, fa il legalitario ed il suggeritore di leggi e norme che invece di fare del bene distruggono i rapporti di produzione.
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