Riprendo il concetto del lusso che ci consentiamo ogni giorno, un lusso sfrenato, e non ce ne rendiamo (forse) conto.
Siamo tutti di corsa, tutti di premura, tutti alla ricerca di qualcosa che ci faccia risparmiare tempo su tutto, ma non vediamo (forse) che nel frattempo soluzioni che sembrano ottimali e risolutive, invece dovrebbero essere da scartare del tutto.
Ritorno sulla così detta “quarta gamma” che ormai occupa gran parte degli scaffali dei supermercati.
Vero è che arriviamo a casa e buttiamo in una ciotola l’insalata già tagliata, lavata, miscelata con decine di prodotti, ma vero è anche che il prezzo è troppo alto, anche se mi rendo conto dei costi di lavorazione, imballaggio, distribuzione e sfrido.
Ma come si può pagare un ortaggio da quattro a cinque colte più che lo stesso comprato da solo sfuso?
E all’agricoltore cosa arriva? Al solito le briciole!
Ecco un esempio:
- melenzane tagliate a fette € 6,36/Kg
- melenzane sfuse € 1,29/Kg.
Esattamente 4,93 volte in più!!!
Forse dovremmo stare più attenti a ciò che compriamo, e forse lo sfrido che facciamo noi in cucina … è inferiore di quello “economico” che sopportiamo acquistando i prodotti di “quarta gamma”!
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
non mi scandalizzo per il costo del prodotto pulito. Mi dispiace solo che il mercato del produttore sia nascosto e mal governato.
RispondiEliminaRisparmiamo il tempo per la confenzione del cibo a casa,utilizzandolo per il lavoro (sic) e per il divertimento !
RispondiEliminaSiamo un Paese ricco ...