Ieri sera sono andato a Catania a cena dal mio amico Felice Spitaleri.
Ebbene la cenere era “spalmata” ovunque. A catania era sabbia, ma a Trecastagni la cenere era composta di piccoli frammenti di roccia lavica. E’ chiaro: la parte più grossolana e più pesante è caduta qui, mentre la zona più leggera, formata da particelle più fine, è caduta più avanti.
Angelo Santangelo, anche lui fra gli invitati, proveniva da Siracusa e ha detto che la cenere dell’Etna è arrivata anche lì.
Nel frattempo l’aeroporto di Fontanarossa è stato chiuso e tutti i voli dirottati su Palermo. Non oso immaginare il disservizio!
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
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