Prendo spunto da un articolo apparso sul web a cura del sito Italiafruit (clicca qui) e segnalatomi qualche giorno fa da un lettore del blog, Concetto Giuffrida.
Leggete bene l'articolo: si evince che "...CRESCONO IN MODO ESPONENZIALE I PARASSITI NEL PRODOTTO PROVENIENTE DA SUDAFRICA E BRASILE...".
Leggete bene l'articolo: si evince che "...CRESCONO IN MODO ESPONENZIALE I PARASSITI NEL PRODOTTO PROVENIENTE DA SUDAFRICA E BRASILE...".
Ecco la tabella che viene allegata all'articolo.
A questo punto è innegabile che le barriere fitosanitarie, più volte richieste non solo quale mitigatrici delle importazioni selvagge che causano scompensi di mercato, devono essere riattivate e SUBITO!
C'è un'altra possibilità: assumere massicciamente agronomi fitopatologi, da sguinzagliare nei punti di smistamento e vendita al dettaglio della frutta.
RispondiEliminaLuca
i compiti a casa(espressione in voga)non si riesco a fare,si dovrebbero riattivare le barriere,cosa ben più complicata di proteggere il produttore dalla speculazione selvaggia...ma i soldati(politici-giornalisti-opinionisti-agronomi-economisti-giuristi) per fare questa barricata ci sono????
RispondiEliminaMeglio puntare su cose piu concrete.
Questi sono gli effetti della globalizzazione. Preventivamente bisognava pensare agli effetti ma, come sappiamo, la prevenzione non fa parte integrante del nostro essere. Tutto viene rivisto col senno del poi quando le speranze sono finite!
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