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Elezioni Sicilia: i programmi 6°

Di seguito pubblico il programma del Movimento 5 Stelle, ovvero il movimento di Beppe Grillo, che candida alla Presidenza della Regione Giancarlo Cancelleri. Il programma mi è stato inviato per email da un collega catanese.
AGRICOLTURA
1- Blocco delle imposte e contributi e sospensione immediata delle cartelle esattoriali con successivo pagamento rateale senza interessi e lotta all’abusivismo nel settore produttivo-commerciale.
2- Minore pressione burocratica delle attività agricole e riduzione degli oneri fiscali e amministrativi.
3- Passaggio graduale all’agricoltura biologica, sinergica o in permacultura, disincentivando l’utilizzo di prodotti chimici e incentivando le produzioni che non ne fanno uso. Recupero delle varietà locali e incentivi per gli operatori che le adottano.
4- Incentivazione dell’allevamento basato su razze locali e sul rispetto degli animali.
5- Creazione di una rete di produttori, secondo forme associative e cooperative, che permettano di raggiungere una massa critica necessaria per competere in modo efficace sia nel mercato interno contro i distributori di prodotti non locali sia, se la produzione lo consente, in quello estero, puntando sulla qualità del prodotto; promozione della filiera corta e dell’acquisto a chilometro zero: dal produttore locale all’acquirente locale, in modo da ridurre i passaggi e i costi di trasporto così da mantenere basso il prezzo finale.
6- Soddisfare la domanda locale con le produzioni locali e destinare le eccedenze e le eccellenze al mercato estero supportando le aziende che esportano o che decidono di specializzarsi in tali mercati. Recupero delle colture dimenticate per la conquista dei mercati esteri.
7- Attivazione delle zone franche rurali e montane anche tenendo conto del modello francese delle Zones de Revitalisation Rurale. Rimboschimento delle montagne ove necessario e utilizzo delle stesse per finalità turistiche e ricreative, nel rispetto della natura.
8- Distruzione per incenerimento dei residui vegetali dovuti ad interventi colturali, interventi fitosanitari, di potatura, ripulitura o da altri interventi agricoli e forestali consentito esclusivamente nell’ambito dei terreni coltivati. E’ fatto obbligo che il materiale triturato e le ceneri siano reimpiegate nel ciclo colturale come sostanze concimanti o ammendanti tramite distribuzione e che devono essere, inoltre, rispettate le norme antincendi boschivi indicando le prescrizioni e le relative sanzioni in caso di inosservanza.
9- Costituzione di regolamenti del verde tesi a ricostituire un buon apporto di biodiversità e opportuni ripari per specie avicole e per fauna locale sui bordi dei campi a coltivazione intensiva.
10- Creare realtà imprenditoriali locali di lavorazione del sughero a ciclo sostenibile, cioè senza scarti ed incentivare campagne per il riciclo dei tappi da sughero, i quali verranno reimpiegati nell’industria dei coibentati: il risultato della triturazione del sughero, con l’aggiunta di colle naturali è la base per creare panelli per isolamenti termo-acustici.
11- Ripristino dei finanziamenti agricoli a tassi agevolati attualmente inesistenti.
12- Investire fortemente in una strategia di comunicazione utilizzando tutti i canali disponibili, per informare i cittadini e aiutarli a cambiare le loro abitudini d’acquisto dei prodotti agroali-mentari verso un modello più salutare ed economicamente valido unitamente ad un sistema di tracciabilità sicuro e certificato dall’amministrazione pubblica (per non gravare sul produttore) controllato dalle forze dell’ordine anche sotto il profilo della qualità fitosanitaria.
13- Creazione di un marchio DOC per i prodotti agricoli del territorio siciliano e sensibilizzazione del consumatore finale in tal senso con campagne di promozione a livello Nazionale ed Europeo utilizzando i fondi comunitari relativi.
14- Eliminazione dei premi per chi abbandona i terreni coltivati (es. ritiro dei seminativi per 20 anni, trasformazione di seminativi in pascoli permanenti) e incentivazione, invece, delle realtà contadine che mantengono in stato efficiente l’azienda e il territorio. Incentivi orientati alla produzione e alla tutela e conservazione del territorio tradizionale (agrumeti – vigneti- semina-tivi- ecc.).
15- Uso efficace, efficiente e non clientelare, dei fondi dei Programmi Operativi Regionali e di quelli relativi al Piano di Sviluppo Rurale, uso che deve dipendere dalle necessità degli operatori del settore e delle strategie di crescita di lungo termine dell’economia siciliane tali da realizzare l’indipendenza produttiva alimentare, l’autonomia del comparto dalla congiuntura dei mercati non locali e un reddito di lungo termine per tutti gli operatori.
16- Le associazioni Regionali dei Produttori Agricoli e Florovivaistici devono partecipare ai tavoli di programmazione presso l’Assessorato delle Risorse Agricole e su ogni disegno di legge regionale concernente il settore dell’agricoltura dovrà essere acquisito il parere di tali organizzazioni. Il parere pur non vincolante dovrà essere acquisito e diventerà parte integrante dei lavori.
17- Incentivare la nascita di mercatini agricoli a chilometro zero in ogni comune per garantire qualità e salubrità dei prodotti e risparmio delle famiglie. Per la tutela dei prodotti oltre al rispetto dei disciplinari previsti è fondamentale che vi sia una normativa che impedisca la realizzazione di impianti inquinanti e insalubri, inceneritori, centrali termoelettriche) e la chiusura graduale di quelle esistenti, nelle zone di produzione dei prodotti tipici.
18- Ristrutturazione degli organismi di controllo delle derrate alimentari al loro ingresso nel territorio siciliano ed attivare la tracciabilità e rintracciabilità di tutti i prodotti e dei loro derivati.
19- Incentivare la nascita di mense pubbliche e private con prodotti ecocompatibili e a chilometro zero, soprattutto per gli asili, le scuole, gli ospedali, enti pubblici e aziende. Promozione del consumo di prodotti siciliani nelle famiglie e nelle istituzioni (per es. mense scolastiche, ospedali, eccetera).
20- Avviare progetti, con la collaborazione di Regione e Comuni, per realizzare orti urbani in pieno campo o in serra, nelle scuole primarie e secondarie e nel territorio comunale e per la frui-zione della popolazione più anziane e dei disabili.
21- Riforma dell’Assessorato alle risorse agricole ed alimentari – sburocratizzazione e meritocrazia – carichi di lavoro ed incentivi al raggiungimento di obiettivi predefiniti – Formazione continua dei dirigenti e funzionari.
22- Presenza presso ASP provinciali di un tecnico diplomato o laureato in scienze agrarie o equi-valenti al fine di garantire la giusta professionalità sul controllo e ispezione per le attività di produzione primaria alimentare.
23- Prevedere da parte di ciascun Comune la presenza nella pianta organica della figura di un tecnico agrario(diplomato o laureato) e un numero congruo di operatori del verde per garantire la gestione ottimale delle zone a verde e dell’arredo urbano.
24- Obbligo di inserimento nei Piani Regolatori Generali di zone a verde urbano e benessere della collettività nei riguardi dei rumori e inquinamento da traffico per mezzo della realizzazione di barriere verdi anti rumore con assorbimento di smog.
25- Detassare tutti gli immobili strumentali all’attività agricola (magazzini, case di abitazione di residenza principale del coltivatore diretto e/o IAP).
26- Cambiare la legge del 1929 sulla trasformazione del latte d’asina (attualmente il produttore può vendere solo al minuto e non all’ingrosso).
27- Costituzione di Unità Operative specializzate nel settore florovivaistico utilizzando professionalità esistenti e immobili esistenti (presso SOAT o Condotte Agrarie) e quindi senza aggravio di costo per l’Amministrazione Regionale (attualmente tali professionalità formate in campo si stanno perdendo per l’utilizzo in altri settori non agricoli e mortificando il relativo personale).
28- Attivare dei progetti di specializzazione pratica di coltivazione florovivaistica, rivolte alle Scuole Agrarie e Universitarie da espletare presso le aziende del territorio. Tale formazione darà acquisizione di crediti per gli studenti che parteciperanno oltre ad interventi formativi presso scuole elementari con alcune ore di lezione settimanale che trattino cultura florovivai-stica e risanamento ambientale. I corsi saranno tenuti da insegnanti delle stesse scuole all’uopo formati sulle materie florovivaistiche con esami finali.
29- Elaborare dei Piani sul trasporto per diminuire le distanze che separano le produzioni siciliane dai mercati del centro Europa o comunque del consumatore finale. Utilizzare tutte le risorse per lo stato di Insularità.
30- Riforma e riorganizzazione dei Consorzi di Bonifica e adeguamento del costo dell’acqua all’andamento del mercato utilizzando le economie risultanti da un ottimizzazione della rete, la riduzione della spesa corrente, l’adeguamento di incarichi e relative indennità.
31- Istituire un centro di ricerche interuniversitario per lo studio di nuove varietà vegetali. Utilizzando professionalità esistenti e/o a tal uopo formate e avvalendosi delle tecnologie presenti nelle Scuole Agrarie o nell’Università, il centro si occuperà di ricercare novità varietali per terri-torio di interesse e per zone vocate: agrumi, vigneti, floricoltura, seminativi e di individuare le colture più adatte o più remunerative

Commenti

  1. E' sorprendente come i programmi per il rilancio dell'agricoltura siciliana siano stati elaborati dai vari candidati.
    Molto generici quelli dei politici di professione, più dettagliati e diretti e oserei dire competentemente esposti quelli dei vari movimenti.

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  2. In effetti I'll programma del movimento 5 stelle e' indubbiamente I'll piu' completo e articolato...resta pero' lo scivolone del candidato Cancellieri sul tema delle arance "portate al macero"!

    RispondiElimina

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