La mail che il collega mi ha inviato mi dà lo spunto di pubblicare qualche considerazione sull'abbandono delle campagne, in generale, ma in particolare proprio sulla zona in questione.
Se guardate bene, ingrandendole, le foto satellitari prelevate da Google Earth, vedrete che tutta la zona sopra e nei dintorni di Rometta Marea è quasi del tutto abbandonata. Gli oliveti di un tempo sono spariti, o resta di loro solo il ricordo di quelli che non sono andati a fuoco.
Seminativi coltivati ... ZERO ... forestazione ... ZERO, e quindi?
E quindi l'intera zona non agisce più da ammortizzatore in caso di piovosità elevate, non agisce più da polmone verde quale produttore di ossigeno, non agisce più come "creatore" di lavoro, non agisce più come attrattiva turistica, ma diviene un "peso morto" che, al contrario, acuisce le problematiche connesse all'abbandono delle campagne.
In particolare in quella zona in cui sono presenti tantissimi rilievi collinari e montuosi, la coltivazione era uno dei metodi più efficaci non solo di regimare le acque e non farle arrivare a valle con velocità, ma anche di far sì che non succedessero movimenti franosi derivanti giustappunto dalla mancanza di coltivazione e regimazione delle acque.
E così avvengono spiacevoli eventi che sono legati alla pluviometria!
E che dire degli incendi che , in caso di presenza stabile di agricoltura e di agricoltori, erano ridotti al minimo?
E che dire in generale di tutti questi migliaia di ettari dai quali lo Stato incassa IMU (dal 1996 ICI), ma nulla dà e fa per farli "ripartire".
Queste domande sono ... al solito senza risposte, ma hanno un comune denominatore: la totale assenza delle istituzioni e la totale assenza di programmazione ragionata!
Sarebbe interessante conoscere chi percepisce il premio unico per quei terreni. "Coltivare il contributo" è l'unica attività promossa in Sicilia. Bisogna uscire da questo tunnel e chiarire che il premio prevede obblighi per il conduttore. Di contro queste risorse dovrebbero essere destinate a sostenere gli imprenditori agricoli che attivano buone pratiche agricole.
RispondiEliminaIn Italia è urgente una profonda revisione della normativa sulla conduzione dei terreni: è urgente la revisione dei tributi che gravano sulla cessione a qualsiasi titolo della terra, promuovendo sgravi automatici per chi intende coltivarla. Non è ammissibile assistere a coloro che abbandonano delle campagne ed inoltre acquisiscono un premio. E' urgente l'abolizione del premio per chi non coltiva direttamente la terra (oggi vige la moda io continuo a percepire il premio e tu, povero disgraziato agricoltore, mi coltivi la terra). Devono attivarsi meccanismi automatici per rendere oneroso non coltivare mentre oggi vi sono tutta una serie di tributi, potenziali sanzioni e rischi per chi intraprende l'attività agricola. Questo meccanismo produce solo fallimenti di mercato, abbandono, desertificazione e disagio sociale. Gino.
Nel 2009 Messina e provincia è stata interessata na numerosi incendio che sono arrivati fino alle case. Il terriotrio incendato è stato quello della bassa e media collina. Perchè questo fenomeno interessa ed ha interessato questa porzione di territorio.? Semplicemnete perchè è in parziale e totale abbandono dalla destinazione agricola. In atto gran parte è occupato dagli armentisti. Allora sulla Gazzetta del Sud di Messina dicgiarai che per me i terreni abbandonati da più di 20 anni dovevano essere espropriati per pubblica utlità, in caso di eventuali destinazioni, è rimboschiti dall'Azienda Forestale. O comunque dati in prestito a persone che ne avrebebro fatto richiesta per coltivarli. In questo caso di poteva superare l'estrema parcellizzazione della proprietà agricola.
RispondiEliminacosa pensi della MEZZADRIA? si può chiedere una certa liberalizzazione nella stipula dei contratti di coltivazione dei fondi agricoli? La gente abbandoina la terra perchè è difficile svolgere qualsivoglia attività.C'è troppo fiscalismo. Troppe regole e troppo lassismo.
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