01 marzo, 2013

Cenere dell'Etna: produzioni distrutte

Prendo "in prestito" alcune fotografie che l'ing. Agostino Pennisi ha pubblicato su Facebook. Le foto mostrano, al pari di quelle da me riprese a Motta Camastra, le dimensioni delle pietre di origine lavica che sono arrivate nella zona fra Giarre, Riposto, Mascali e Fiumefreddo di Sicilia.
E non sono solo i tetti o le strade a soffrire ... ma sono tutte le produzioni agricole, dai limoni, colpiti dalle pietre come fosse grandine, agli ortaggi alle piante ornamentali, alle strutture serricole.
Un'emergenza impensabile "ai più", ma ben nota a noi che viviamo in agricoltura e per l'agricoltura.
Ricordo a tutti, qualora qualcuno se ne fosse scordato, che la cenere lavica durante la lunghissima eruzione che iniziò il 28 ottobre 2002 e finì nella prima decade di gennaio 2003 decimò le produzioni di tutta la zona Orientale della Sicilia, senza che nessuno "alzò il dito" per mettere mano ai rimborsi di questi danni immensi.
E in quell'occasione la cenere arrivò fino a Cipro!
E se nessuno "alzò il dito" in quella occasione ... qualcuno lo farà adesso? Bah!!!
I danni, come dissi al "sordo" Ministro Mario Catania ce li piangiamo noi ... e basta!


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