Solo quattro segnalazioni danni per la cenere dell'Etna, così come riporta l'ing. Agostino Pennisi, è un sintomo serio non del danno che non c'è, ma della perdita di fiducia che gli agricoltori hanno verso le Istituzioni.
I ritardi accumulati per i pagamenti pregressi che hanno fatto sì che scaturisse la fastidiosissima e quanto mai ingiusta ARCHIVIAZIONE COATTA da me fortemente criticata anni fa sono i motivi per i quali gli agricoltori sono talmente sfiduciati che non presentano più nemmeno le segnalazioni danni: non vogliono spendere nemmeno i soldi delle raccomandate!
Lo stesso discorso che viene fatto per la cenere dell'Etna va fatto per la siccità: a fronte di una siccità che perdura (nella Sicilia Orientale) da oltre un anno, a fronte di dati incontestabili di riduzioni drastiche di piovosità, a fronte delle lamentele ... ecco che a Catania ZERO segnalazioni e circa OTTO a Siracusa.
Gli Uffici, di conseguenza, "non si mettono in moto"!
Ergo???
La normativa è fatta male, malissimo: denota che chi l'ha scritta non fa l'agricoltore (ovvio), ma nemmeno conosce le reali esigenze.
La normativa è fatta male, malissimo: denota che chi l'ha scritta non fa l'agricoltore (ovvio), ma nemmeno conosce le reali esigenze.
E per normativa non mi riferisco solo alla Legge del Fondo di Solidarietà Nazionale (il Decreto Legislativo 102/2004), ma anche alle Circolari di Attuazione (come la stramaledetta Circolare Assessoriale Ammazza-Pratiche). Tutte norme di diritto secondario che stravolgono le norme di diritto primario! Se ne snatura l'essenza tutto a svantaggio dei fruitori!
Occorre una revisione generale della normativa, altrimenti ... è meglio abrograrla in toto ... e non se ne parli più!
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