Chi non c'era al Convegno sulla Tristezza degli agrumi organizzato a Palagonia avrà potuto leggere qui o su Freshplaza.it il breve resoconto che ho fatto.
Ieri sul quotidiano LA SICILIA, nella pagina del Calatino, c'era questo articolo di Lucio Gambera che riporto integralmente qui sotto (con copia/incolla).
Parte da Palagonia un’altra crociata in difesa del comparto agrumicolo
“Le risorse finanziarie della Regione siciliana, che dovrebbero aiutare le aziende agricole, nell’ambito delle attività di lotta al virus Tristeza e dei piani di sviluppo di altre varietà agrumicole, non sono sufficienti. Migliaia di piccoli produttori, che non potranno ottenere alcun sostegno economico, subiranno danni ingenti”.
Da Palagonia è partita un’altra “crociata” in difesa del maggiore comparto produttivo, che determina pure le sorti locali di un vasto segmento commerciale ed economico. Secondo le previsioni di un bando regionale, sono complessivamente disponibili 10 milioni di euro: il platfond ammetterà soltanto l’erogazione di un importo di 9 mila euro per ogni ettaro di superficie. All’intervento attuale dovrebbero aggiungersi, in una fase successiva, le risorse comunitarie del periodo 2014-2020.
Preoccupazioni e perplessità sono state espresse durante un’assemblea pubblica, al Municipio di Palagonia, da agronomi e tecnici. Per il dott. Corrado Vigo – autore di un’approfondita relazione in Commissione agricoltura, a Bruxelles – occorre una più “intensa azione di prevenzione. Il Psr Sicilia prevede l’utilizzo della misura 126 nei programmi di lotta al virus. Dovranno essere reperiti, tuttavia, ulteriori finanziamenti”.
Il dott. Giuseppe Mistretta non ha escluso “risvolti drammatici nelle campagne del Calatino” a seguito della proliferazione del virus, mentre Francesco Costanzo (presidente della Cia di Catania) ha chiesto “un maggior impegno a tutta la classe politica siciliana, che non può restare a guardare il processo di distruzione del primo settore economico della provincia etnea”.
La conferenza è stata promossa dal sindaco Valerio Marletta e dall’assessore Elena Sgarioto, secondo i quali “è stato soltanto aperto un dibattito. L’amministrazione municipale rappresenterà le istanze degli agrumicoltori in altre sedi, incoraggiando, con altri Comuni, la formazione di un più ampio fronte di rivendicazione istituzionale”.
Ai lavori – moderati dal dott. Alberto Mazzone – sono intervenuti il prof. Mario Davino (Università di Catania) che ha discusso della eziologia della malattia, del suo rinvenimento e della diffusione in Sicilia; il dott. Giuseppe Reforgiato Recupero (Cra di Acireale) che ha parlato dei portainnesti più tolleranti della malattia; il dott. Guido Sorrentino (Cra di Acireale) che si è soffermato sulle altre malattie virali che si riscontrano negli agrumi; il dott. Rosario D’Anna (Servizio fitosanitario regionale) che ha riferito la normativa sulla lotta al virus; il dott. Giuseppe Marano (Osservatorio per le malattie delle piante di Acireale) che ha riferito le modalità di segnalazione della malattia da parte degli addetti ai lavori.
Dai referenti dell’Ispettorato provinciale agricoltura di Catania, il dott. Alfredo Alessandria e il dott. Vincenzo Tripi, sono infine giunti chiarimenti sulle disposizioni del bando che assegna le provvidenze economiche agli aventi diritto.
LUCIO GAMBERA
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