L'ing. Agostino Pennisi, che ormai ha sposato la crociata per la sopravvivenza della limonicoltura jonica, ieri su Facebook ha lanciato un altro grido:
L'area limonicola della costa jonica è soggetta al "malsecco", una malattia devastante che in passato era stata elusa impiantando qualità meno pregiate di limoni ma meno soggette alla malattia. L'impianto di queste qualità di minore pregio ha comportato una disomogeneità varietale che è uno dei talloni d'Achille del nostro prodotto.
Occorre trovare il coraggio di affrontare il problema, senza vittimismo e - nel contempo - evitando di far finta di nulla: trovare una "misura" per il reimpianto parziale finalizzata all'obiettivo dell'omogeneità colturale? Identificare "subaree" nelle quali la malattia è più presente e sottoporle ad interventi fitosanitari specifici? Meno convegni e più presenze nelle aziende? Parliamone.
Ricordo a tutti che l'on.le Pippo Aleppo fece emanare una Legge Regionale contro il malsecco degli agrumi, negli anni '80, e che funzionò fino a tutti gli anni '90; questa Legge prevedeva un contributo per effettuare la potatura e la bruciatura dei rami infetti ed anche interventi di natura fitoiatrica.
In quei tempi ... i nostri Deputati Regionali producevano certamente di più ... ed avevano molto, ma molto più coraggio ad emanare provvedimenti "a carattere regionale"!
Ebbene ... dopo di quella Legge Regionale ... il nulla!
Il problema malsecco degli agrumi, invece, persiste ancora!
Nessun commento:
Posta un commento