Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Il blog di Corrado Vigo - agronomo
Credo proprio di sì! Non è più un libero mercato, bensì un libero arricchimento di alcuni contro l'impoverimento di molti.
RispondiEliminaLa deputazione circoscrizionale dov'è? Assente!
Saluti
Marco
Ci vuole un fiammifero nel mese di luglio
RispondiEliminacredo che la guardia di finanza possa fare ben poco,perchè se il fruttivendolo ha la fattura d'acquisto,può mettere il ricarico che vuole,nessuno è obbligato a comprare le arance a 3€ al kg,il problema è altrove,è in una filiera troppo lunga,dove ci sono troppe persone che non hanno lavorato al prodotto e che guadagneranno più di chi ci ha lavorato !
RispondiEliminaDov'è la deputazione circoscrizionale? Era ora...
RispondiEliminahttp://catania.blogsicilia.it/agrumicoltura-lombardo-in-sicilia-crisi-senza-precedenti/236358/
Saluti
Marco