Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Il blog di Corrado Vigo - agronomo
Che dire?! Che é furba la "spiciali sbirrazza razza astreca"!
RispondiEliminaImporta grandi quantitativi di merce da fuori Europa, spacciandola che é per uso nazionale, (vedi scritta sulla busta in "tedeschinese") per poi grazie alla libera circolazione delle merci la distribuisce in tutti i punti vendita che ha in Europa. Cosi facendo la Germania "gode" e incassa tutte le imposte di sdoganamento e altro, contestualmente la GDO della "tedeschia" grazie alla pressione fiscale decisamente piú bassa del suo paese rispetto a quella di molti altri dell"unione europea, Italia compresa, riesce a vendere negli altri stati europei il prodotto ad un prezzo piú competitivo rispetto a quello dei prodotti nazionali ......
per cui qui ci vuole il nostro dottor Vigo EUROPADOVESEI?????
La cura? Nel limite dell'assortimento COMPRARE SOLO PRODOTTI ITALIANI anche se un po piú cari, almeno aiutiamo il nostro paese.
"Spiciali sbirrazza razza astreca" ( N. Martoglio - La triplice alleanza)
A me stupiscono di più i pistacchi che, una volta sdoganati, giungono a Bronte. Quella si che è una vergogna.
RispondiElimina