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La tragedia di Catania

Ieri mattina ero in Assessorato Agricoltura a Palermo, in riunione al Tavolo Tecnico del PAN (il Piano di Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari).
Durante la riunione ho cominciato a ricevere telefonate da numeri "non in rubrica", e come faccio sempre, appena abbiamo terminato, verso le ore 13.30-13.45, ho richiamato.
Era una giornalista che voleva una dichiarazione sui fatti accaduti a Catania; non sapevo nulla dell'accaduto, ovvero della caduta della parte apicale di una palma, caduta che aveva causato la morte di una signora, e ferito la figlia.
Saluto velocemente tutti, e mi reco a Catania, accompagnato dal Delegato della Commissione del "Verde" dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Catania, dott. agr. Giuseppe Occhipinti.

Innanzi tutto debbo ribadire che è assurdo che una signora esca di casa e non ne faccia più ritorno ... per una palma che le cade in testa!
Faccio le mie più sentite condoglianze alla famiglia, e non immagino in che stato psicologico oggi si possano trovare.

Arrivato in piazza Cutelli ho incontrato il collega dott. agr. Salvo Malfitana, dipendente del comune di Catania, che stava fronteggiando gli abitanti della zona, che inveivano contro il comune e contro gli operai della Multiservizi.
Ad un certo punto si è anche innescata una rissa, sedata immediatamente, ed un altro impiegato del comune di Catania ha anche ricevuto un ceffone.
Ho iniziato a fare le foto della zona, e nel frattempo gli operai della Multiservizi hanno cominciato ad abbattere tutte le palme della piazza, senza fare verifiche, senza protezione dei cestelli, delle persone, senza attaccare le palme da abbattere a corde, a cestelli, insomma è iniziato una "taglia taglia" selvaggio fomentato dalla folla inferocita.
E' successo che alle piante ... è stata "data una punizione" incomprensibile ... ed oggi, oltre alla signora, nemmeno le piante ci sono più!
Eppure quella pianta, come altre, erano state colpite dal punteruolo rosso ... e forse sarebbe stato il caso di fare delle verifiche più puntuali ... ma il caso non riguarda solo queste piante, ma tutte le piante delle città, senza manutenzione, perchè i comuni sono senza soldi!
E un comune può permettersi di non avere nel suo organico uno o più agronomi? E un comune può permettersi di non fare manutenzione al verde cittadino? E un comune può consentire che muoiano persone solo perchè non ci sono fondi per la manutenzione?
E qualsiasi cifra la magistratura possa stabilire quale risarcimento ... proprio quella cifra ... può far tornare a casa la signora che ieri ha perso la vita??? Certamente no!
E il problema è solo quello del punteruolo rosso ... o anche di cancri gommosi, o di funghi al colletto delle piante, o di piante che non hanno a disposizione la giusta quantità di terreno o la giusta profondità dei terreno atta a fare espandere le proprie radici e far sì che possa avere un ancoraggio sicuro.
Insomma il verde pubblico non va solo piantato, ma va seguito, e se diviene pericoloso, anche abbattuto ... perchè come ho detto ad agosto al Sindaco di Acireale, ing. Roberto Barbagallo, durante un sopralluogo alla villa monumentale Belvedere di Acireale, è meglio abbattere una pianta pericolosa che ... abbattere una persona con la caduta di quella pianta ...
E proprio ieri sera, mentre rientravo a casa, ho chiamato il Sindaco di Acireale per ... ringraziarlo ... perchè ... aveva dato ascolto alle mie parole ... quel 4 agosto u.s. ... quando, dopo la caduta di una ramo di leccio, in seguito ad un sopralluogo ed alla verifica che molte piante erano interessate da attacchi del cerambice della quercia, gli dissi "Roberto chiudi questa villa, fino a verifica della stabilità delle piante, perchè la situazione è peggiore di quella che potessi immaginare". Ed il Sindaco ing. Roberto Barbagallo emise un provvedimento di chiusura di parte della Villa.

Oggi, nella qualità di Presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Catania, scriverò al Sindaco on.le avv. Enzo Bianco, per chiedere un incontro urgentissimo sulla situazione del verde pubblico in città.

Qui sotto alcune foto riprese ieri 



















Commenti

  1. Resto attonito e nello stesso tempo affranto per la morte assurda di una donna solo perché si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma quello che mi lascia perplesso di tutta questa tragica vicenda é la repentina violenta azione di "disboscamento" da parte del Comune. Mi chiedo: se la palma fosse caduta di notte senza commettere alcun danno, il Comune sarebbe stato cosi solerte nello sdradicare tutto? Oppure tale azione é servita per cercare di "cancellare" le prove di un'eventuale accusa di inettitudine nei confronti di chi si interessa del verde pubblico?
    Capisco bene che con i condizionali non si cambia la storia e neppure si può tornare indietro nel tempo, ma questo però deve farci capire che a volte ciò che può sembrare al profano innocuo ed insignificante può causare un danno irreparabile, come spezzare la vita di una persona, e per tanto, il parere di un esperto e l'azione preventiva non deve essere MAI sottovalutata o considerata una spesa superflua da parte di ogni giusta Amministrazione.

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