Appesi ad un filo

Ieri mattina mentre mi recavo a Palermo per una serie di incontri istituzionali, ho potuto vedere sulla carreggiata opposta alla mia, nei primi chilometri dell'autostrada Catania - Palermo, il camion che ha investito in pieno un mezzo di soccorso, provocando la morte del conducente di quest'ultimo.
Erano al lavoro Polizia, Vigili del Fuoco, Anas, ecc.
Incredibile: si esce di casa per lavorare e non si torna più ...
Ma ieri pomeriggio, ecco che ne apprendo un'altra: una donna a Palermo getta nel cassonetto la propria figlia neonata, credendola morta.
La neonata non era mora, ma è morta lì!
Due fatti di cronaca, due vite spezzate, la prima a nemmeno metà della propria "strada", l'altra stroncata nelle prime ore della propria esistenza.
Oggi voglio ricordare queste due vittime inconsapevoli; ed il punto interrogativo è d'obbligo:
perchè tutto ciò?

Commenti

  1. Egregio Dott. Le risposte al suo interrogativo possono essere molteplici, ed equamente plausibili, tutto dipende da chi si pone la domanda. Dipende dal grado di cultura, dall'essere o meno credente, quale religione professa, insomma una domanda del genere è come un'equazione matematica di grado diverso da 1. Si possono avere tante soluzioni per quanto è il grado della funzione, con la possibilità di imbattersi anche in risultati coincidenti e forme di indeterminazione. Un cristiano sosterrà che tutto fa parte di un'incomprensibile disegno divino, un agnostico si limiterá alla coincidenza e alla tragica fatalità. Un induista dirà che si tratta di uno sconto di karma per malefici fatti in vite passate ...... e così via. Come vede non esiste una sola risposta alla sua domanda.
    Dopo questo la lascio alla sua giornata e al suo lavoro senza non prima averle fatto io una domanda: "perché si chiede quanto già in fondo sa??"

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  2. È una domanda retorica, caro Ciccio, che potrebbe trovare delle spiegazioni logiche che invitano a riflessioni razionali e ponderate
    1) La Cattiva manutenzione di una trazzera qual è la Catania Palermo, che non ha nulla da invidiare alle più blasonate e rinomate strade interpoderali del nostro comprensorio, potrebbe essere una spiegazione.
    Percorrere quella autostrada? è una impresa ardua e da segno della croce
    Crisi economica o meglio povertà nel secondo caso.
    Mentre per il primo tragico evento ci si può anche aggrappare a un misto di negligenza, fatalità e di scarsa manutenzione stradale, nel secondo tragico evento non ci sono alibi.
    Se è vero che l'Italia ha un cuore così grande da accogliere gli immigrati pagandoli a colpi di moneta sonante in strutture recettive a disposizione 24 ore su 24, è vero anche che la crisi e le tasse a uffa hanno stretto ormai un carpio attorno al collo del ceto medio che è diventato povero e indigente. Questa la mia chiave di lettura.

    In Italia le cose girano sempre al contrario. Tutto ruota alla rovescia e si è costretti a rincorrere l'impossibile. E la tensione sociale si alza sempre di più!!!

    Speriamo in bene.

    Saluti

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