Passa ai contenuti principali

Il cotone

Pubblico una email che il p.a. Francesco Vacirca di Gela ha inviato al "team cotone" (come lo indica lui), ed anche a me per conoscenza, sul "futuro del cotone".

Caro team cotone,
si è concluso il quarto anno consecutivo di sperimentazione della coltivazione di cotone nella piana di Gela ed è giunto il tempo di redigere il bilancio consuntivo dell'attività svolta e delle nuove conoscenze scientifiche e agronomiche acquisite in questi anni.

Sento doveroso prima di tutto esprimere un sincero e sentito GRAZIE a tutti coloro che ci hanno creduto sin dall'inizio (2011) e hanno profuso il loro impegno, spesso sacrificando il proprio tempo libero e gli impegni familiari. Un particolare ringraziamento è dovuto a chi quest'anno si è impegnato personalmente, mettendo anche a disposizione la propria azienda agricola, a quanti hanno coordinato e curato direttamente la parte scientifica: il tutto ad oggi - malgrado le promesse (non mantenute) del 7 Febbraio c.a. e seguenti di talune istituzioni -  a titolo completamente gratuito anzi mettendoci di tasca propria. Grazie agli Enti regionali e locali, associazioni di categoria e ordini professionali che hanno voluto sostenere il progetto rendendo possibile la realizzazione di talune iniziative fortemente richieste dal territorio.

Un grandissimo Grazie infine a quegli insegnanti illuminati che hanno consentito ai loro bambini (e rispettivi genitori) di fare un'esperienza indimenticabile visitando i campi di cotone, dopo aver approfondito le conoscenze sulla coltura sia sotto il profilo didattico e agricolo, sia per la grande rilevanza economica e sociale che ha prodotto per il nostro territorio: le visite dei bambini sui campi di cotone di questi ultimi 2 anni hanno rappresentato i momenti più belli, gioiosi e gratificanti di questa esperienza!

Da tempo ricevo telefonate da parte di agricoltori (o semplici proprietari terrieri non solo di Gela) che hanno in qualche modo seguito i campi di cotone degli ultimi 2 anni, i quali sarebbero disposti ad investire a cotone nella prossima primavera 1 - 2 ha. dei propri seminativi (alcuni anche di più) purché, ovviamente, ci sia la certezza di vendere il prodotto! Non potendo al momento fornire alcuna garanzia in merito nè concrete risposte, percepisco la loro perplessità e delusione....

Quanto è stato fatto fino ad oggi non può concludersi nel silenzio ed essere archiviato come l'ennesimo inutile spreco di energie, risorse ed intelligenze, anche perchè i risultati in campo sono stati estremamente incoraggianti! 
E tale esito non sarebbe neppure giustificato dall'assordante silenzio di certe istituzioni regionali (oggi più interessate a far coltivare nella piana di Gela il "guayule" ....) che piuttosto avrebbero dovuto agevolare il percorso intrapreso dal territorio e invece hanno dimostrato un totale disinteresse malgrado le pressanti e reiterate sollecitazioni.

Adesso tocca a noi tutti fare la propria parte per esaminare, elaborare, raccogliere in tempi brevi i  risultati di questi 4 anni di sperimentazione e renderli patrimonio pubblico a disposizione di chiunque fosse interessato alla coltivazione (o più semplicemente allo studio) del cotone.

Bisogna procedere immediatamente all'analisi dei campioni di fibra raccolta per ogni varietà al fine di conoscere opportunamente il livello qualitativo e le potenzialità commerciali del prodotto della nostra terra. 

Occorre infine incontrarci tutti per valutare la parte economico-finanziaria ed i punti di forza e di debolezza  dell'investimento agroindustriale che vorremmo realizzare.

Voglio ribadire con forza il mio impegno e la mia collaborazione in ogni forma, per il migliore esito di questa importante iniziativa che può certamente dare significative risposte sia al settore agricolo sia all'intera economia del territorio.

Conto sul contributo di tutti, a presto!
Francesco Vacirca

Commenti

Post popolari in questo blog

Agea, se ci sei batti un colpo!

Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!  

Che fine ha fatto il saldo PAC 2022

Continuo a ricevere messaggi di agricoltori che ad oggi non hanno ricevuto il saldo del premio PAC dall'Agea, eppure settimane fa l'Agea sul sito internet istituzionale vantava di aver eseguito tutti i pagamenti. Un ente irraggiungibile. E che fine hanno fatto i due aerei che l'Agea possedeva, messi all'asta e di cui non si è saputo più nulla? Misteri ... 

Premio PAC in pagamento

Controllate i vostri conti correnti: il premio PAC è in pagamento dalla data del 16 ottobre scorso. E .. poi ci saranno quelli che si lamenteranno per i ritardi, o perchè non sono stati pagati perchè pratiche a controllo ...