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"bomba ecologica ad orologeria"

Ricevo da Andrea Valenziani e pubblico.
Ciao Corrado,
ho pubblicato un breve video/slide sull'ennesima "bomba ecologica ad orologeria" apparsa lungo le nostre strade di campagna. Sto cercando di attirare un po' di attenzione, chissà che questa volta non riescano a prevenire il disastro.

La zona in questione è da tempo "sotto attacco" di ignoti; diverse volte ho pubblicato fotografie.
Il video è eloquente.
Grazie Andrea.


Commenti

  1. anche nelle strade adiacenti la base militare di sigonella ci sono di questi cumuli di copertoni e di rifiuti in genere però forse sono visibili solo a pochi, solo a chi ha ancora il gusto del bello

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  2. Questo si che è un video da trasmettere nei principali canali televisivi nazionali, per far vedere al mondo, qual è il nostro livello di civilizzazione raggiunto. Complimenti veramente a Andrea Valenziani

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    Risposte
    1. Signor Anonimo le consiglio di comprare un nuovo televisore che trasmetta qualcosa in più del solo monoscopio della Rai. Almeno così non fa di queste esultanti affermazioni. Fermo restando il grave fatto di inciviltà, giustamente denunciato dal Sig. Valenziani, non penso siano qualche decina di copertoni abbandonati a dare la giusta misura della melma che ci circonda. Ben altro bisognerebbe trasmettere in mondovisione per sputtanare il fango in cui sguazza la società e gran parte della sua classe dirigente, per dare così il giusto senso del grado di INcivilizzazione e barbaria raggiunto. Ma evidentemente conviene eccitarsi con le "piccole" cose così almeno si evita di bruciarsi. E sempre strettamente in forma anonima, mi raccomando.

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    2. Credo che sia dalle "piccole" cose che si misura il grado di inciviltà di un popolo. In effetti le grandi nefandezze della classe dirigente (sicuramente gravi) sono spesso per "noi persone comuni" l'alibi per farci i fatti nostri senza sentirci in colpa. Con tutto il danno che fanno "i politici" che cosa vuoi che cambi se io butto una cartaccia a terra, se salto la fila alla posta, se posteggio sulle strisce pedonali o se scarico qualche decina di copertoni lungo la strada. La vera piaga che ci affligge è la diffusa cultura dell'illegalità che denota il modo in cui tutti noi (chi più, chi meno) quotidianamente ci relazioniamo con le istituzioni, con il nostro territorio, con i nostri doveri professionali, deontologici e di cittadinanza. Insomma, con gli altri in generale.
      Basta fermarsi per un attimo ed osservare ciò che ci accade intorno con uno sguardo meno "siciliano" per vedere quanti piccoli gesti di inciviltà avvengono di continuo e, soprattutto, quanto nessuno ci faccia più caso. Io per primo.
      Credo che se smettessimo di tollerare le piccole nefandezze, per qualche strano fenomeno consequenzialità cosmica, si ridurrebbero anche quelle grandi.

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    3. Condivido in pieno quanto scrive nella prima parte della sua risposta, credo che io sia stato frainteso nel "minimizzare" (solo apparentemente) l'atto criminale da lei denunciato. Il mio intento era far riflettere l'anonimo scrivente. Almeno, (mi capisca) i copertoni non sono sepolti ne tanto meno radioattivi, o fluttuano invisibili nell'area sputati da chissà quale ciminiera tutt'altro che conforme a quanto prescrive la Legge, ma soprattutto a quanto suggerisce il buonsenso. Ma di questo quasi nessuno ne parla ed Il numero nel registro dei tumori cresce in maniera esponenziale.
      Per quanto riguarda la seconda parte, purtroppo, anche sforzandomi non riesco neanche solo ad immaginare la "consequenzialità cosmica". Pertanto, al momento, non vedo altra soluzione che i calci nel sedere.

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  3. Quando d'estate, in quei giorni in cui tutta la Sicilia decidere di prendere fuoco all'unisono, in mezzo al fumo bianco e marrone di erba, legno, canne di fiume e sterpaglie si ergono colonne di denso fumo nero, quelle sono le bombe ecologiche che nessuno si è curato di disinnescare. Smaltire correttamente i rifiuti speciali costa ai privati, che preferiscono disfarsene in questo modo, costa alle amministrazioni, che preferiscono non vedere. Quindi, alla fine, si preferisce aspettare che il problema si risolva da solo, grazie ad un incendio, ad una esondazione o a chissà quale altro evento naturale insperato. Alla fine, in realtà, paghiamo tutti. E soprattutto pagheranno le generazioni che troveranno questo disastro insanabile. Davanti a questi spettacoli grotteschi non riesco mai capire se mi trovo davanti a forme di follia, di incoscienza o di pura demenza..

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