In attesa della riunione del 29 maggio a Bruxelles, dove si discuterà anche del Citrus Black Spot, riporto in "copia/incolla" un articolo di Freshplaza.
Prima che inizi l'import dal Sudafrica
Agrumi: Copa-Cogeca chiede ulteriori misure a difesa dalla macchia nera
In attesa che inizi la nuova stagione delle importazioni di agrumi dal Sudafrica, Copa-Cogeca ha inviato una lettera all'Ente per la Salute e la sicurezza alimentare dell'Unione europea chiedendo un rafforzamento delle misure volte a prevenire la diffusione della "macchia nera" degli agrumi in Europa.
Nella lettera è sottolineato come le raccomandazioni formulate dall'Autorità europea per la Sicurezza alimentare (EFSA) chiedano espressamente che la Commissione non sottovaluti l'elevato rischio di diffusione e contaminazione della macchia nera negli agrumeti, che potrebbe derivare appunto dalle importazioni dal Sudafrica.
"Non essendo originariamente presente in Europa, la diffusione della fitopatia potrebbe avere conseguenze disastrose per il settore agrumicolo dei nostri principali Paesi produttori - ha detto il segretario generale di Copa-Cogeca, Pekka Pesonen - E il settore comunitario degli agrumi è cruciale, sia da un punto di vista economico che sociale. Rifornisce infatti l'UE con prodotti di alta qualità, assicurando al tempo stesso l'occupazione di milioni di persone nelle zone rurali, specialmente negli stati meridionali, già pesantemente colpiti dalla crisi economica. Non possiamo correre il rischio di importare la fitopatia".
"Le importazioni degli agrumi sudafricani - ha sottolineato Pesonen - stanno cominciando ora. Dato l'atteggiamento degli operatori sudafricani e l'esperienza maturata negli anni precedenti - quando sono state registrate 35 (nel 2013) e 28 (2014) intercettazioni - l'UE dovrebbe prendere nuove misure e applicare la sua decisione attuativa del 2 luglio 2014 per stabilire: maggiori controlli fitosanitari nei porti di entrata, in particolare dove entrano i volumi più significativi, quindi Paesi Bassi e Regno Unito. Dovrebbe poi essere inserito un articolo nella normativa comunitaria per consentire all'Unione di chiudere automaticamente i confini in via cautelare in caso di rischio elevato. Questo è un problema fitosanitario di tutta Europa". (Fonte: Copa-Cogeca)
Agrumi: Copa-Cogeca chiede ulteriori misure a difesa dalla macchia nera
In attesa che inizi la nuova stagione delle importazioni di agrumi dal Sudafrica, Copa-Cogeca ha inviato una lettera all'Ente per la Salute e la sicurezza alimentare dell'Unione europea chiedendo un rafforzamento delle misure volte a prevenire la diffusione della "macchia nera" degli agrumi in Europa.
Nella lettera è sottolineato come le raccomandazioni formulate dall'Autorità europea per la Sicurezza alimentare (EFSA) chiedano espressamente che la Commissione non sottovaluti l'elevato rischio di diffusione e contaminazione della macchia nera negli agrumeti, che potrebbe derivare appunto dalle importazioni dal Sudafrica.
"Non essendo originariamente presente in Europa, la diffusione della fitopatia potrebbe avere conseguenze disastrose per il settore agrumicolo dei nostri principali Paesi produttori - ha detto il segretario generale di Copa-Cogeca, Pekka Pesonen - E il settore comunitario degli agrumi è cruciale, sia da un punto di vista economico che sociale. Rifornisce infatti l'UE con prodotti di alta qualità, assicurando al tempo stesso l'occupazione di milioni di persone nelle zone rurali, specialmente negli stati meridionali, già pesantemente colpiti dalla crisi economica. Non possiamo correre il rischio di importare la fitopatia".
"Le importazioni degli agrumi sudafricani - ha sottolineato Pesonen - stanno cominciando ora. Dato l'atteggiamento degli operatori sudafricani e l'esperienza maturata negli anni precedenti - quando sono state registrate 35 (nel 2013) e 28 (2014) intercettazioni - l'UE dovrebbe prendere nuove misure e applicare la sua decisione attuativa del 2 luglio 2014 per stabilire: maggiori controlli fitosanitari nei porti di entrata, in particolare dove entrano i volumi più significativi, quindi Paesi Bassi e Regno Unito. Dovrebbe poi essere inserito un articolo nella normativa comunitaria per consentire all'Unione di chiudere automaticamente i confini in via cautelare in caso di rischio elevato. Questo è un problema fitosanitario di tutta Europa". (Fonte: Copa-Cogeca)
Giusto chiedere di innalzare il grado di allerta e mettere in atto ulteriori misure a difesa, per evitare il diffondersi della macchia nera nei nostri areali, ma si tenga presente che, non è solo questa malattia (ancora non presente..... spero) che minaccia la nostra agrumicoltura. Bisogna stare attenti anche al Citrus greening e ad altre eventuali fitopatia. Pertanto i controlli non bisogna imperniarli solo a scovare il C.B.S. ma devono avere un più ampio spettro, mettendo in atto per tutte le stesse misure restrittive.
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