Ricevo e pubblico.
Perchè difendo paninari e ambulanti abusivi
Egregio direttore, le lamentele e le invettive contro paninari e ambulanti che occupano spazi pubblici , siano essi autorizzati o meno, sono ormai argomento quotidiano che ci è dato cogliere dalla sua pagina dedicata alle rabbie dei lettori.Sono intervenuta in altra occasione per specificare che si tratta di una categoria di lavoratori che hanno diritto di vivere e di lavorare per vivere. Giorni or sono ho appreso che un vigile ha perso tre denti nella colluttazione con un ambulante abusivo. Ho provato pena per entrambi e rabbia contro gli amministratori della città e contro gli intellettuali impegnati a diffondere il verbo del vivere civile, perchè gli spazi destinati al mercato pianta e spianta, agli ambulanti di quartiere ed ai paninari è insufficiente per garentire agli utenti un minimo di spazio vitale. Per quanti non intendono capire il valore della mia protesta in favore di queste categorie di lavoratori , destinati ad avere come tetto il cielo, rivolgo l'invito a vedere e possibilmente a consumare qualche hot-dog di casa nostra al banco dei paninari che operano accanto la giostra sul lungomare . Solo così potranno capire quanto diritto hanno bambini e vecchi e meno vecchi a masticare patatine e panini magari raffermi seduti attorno ad un tavolino traballante e sfiorato continuamente dal pericolo delle macchine dei signori che si recano nei club o nei ristoranti alla moda. Questo bisogno gli indignati per la presenza degli ambulanti non lo avvertono. Chiedono solo che i paninari e gli ambulanti vengano allontanati e collocati rigidamente negli stalli assegnati che ritengo siano insufficienti .Mi oppongo e chiedo che i tecnici programmatori del suolo urbano ed i politici che li proteggono e che attendono di far sbocciare dalle aree del Water front mostruosi palazzi a venti piani, "liberino" le aree circostanti la scogliera e la piazza con la rotonda e la sirena al centro , per dare ai figli dei meno abbienti ed alle persone che possono solo ammirare le vetrine del bar Ernesto , la possibilità di stare comodamente seduti attorno al solito fragile tavolino per masticare il solito panino raffermo o la novità dell'hot dog fatto magari con la coda ed i resti dell'asino che si consuma nei locali alla moda.
Lina Arena
Non ho mai trovato figli di intellettuali e di persone 'facoltose' al bar ernesto. Questo, non perchè mi entri qualcosa, ma solo perche non bisogna farsi impietosire dalle persone che si recani dai "paninari".
RispondiEliminaIo in primis ci vado e come non sono stato avvelenato da questa categoria di lavoratori, quantomeno dai ristoranti. Posso dire che le norme igenico sanitarie di taluni 'paninari' non sono delle migliori, come quelle dei ristoranti e dei bar alla moda. Bisogna far prima, pulizia e insegniar l'educazione civica. Io pago le tasse non è piu la risposta dovuta, bisogna far capire a tutti: io ti vendo un prodotto, bene.! Deve essere al 100% sano, che tu sia paninaro, ristorante, bar di lusso o putia. Ho visto cose che, come si dice in sicilia, okkio non vedo cuore non duole. Cordialità. Antonio.