La vicenda dei "conigli/gatti" o "gatti/conigli" ha riaperto una ferita larghissima, proprio quella dei danni che gli agricoltori subiscono dalla fauna selvatica.
Quando poi gli agricoltori si trovano ad operare all'interno di Parchi e/o riserve, ecco che le problematiche aumentano.
E dopo aver descritto l'altro ieri che il Parco dell'Etna un tempo risarciva gli agricoltori per i danni alle produzioni, e che oggi, per ristrettezze finanziarie, non riesce più a farlo, mi è arrivata una email che pubblico.
Buongiorno Dottor Vigo,
conduco un' azienda agricola biologica a Randazzo, suddivisa in ha 1.70 di vigneto, ha 1.30 di uliveto e ha 3.60 di bosco ceduo.
Nel 2009 ho subito un danno nel vigneto così richiesi all'ente parco dell'Etna l'indennizzo per danno causato al frutto pendente da fauna.
Inoltro l'istanza, pago il bollettino da € 30, viene un ispettore a fare un sopralluogo e il procedimento prosegue.
Finalmente, dopo un anno, nel 2010 mi arriva un assegno dall'ente parco di € 4,85.
Consideri che la spedizione di questo assegno al Parco è costata € 5.00.
Come può notare nella risposta del Parco il danno è stato stimato in kg 0,02= (a che valore corrisponde?) sul 25% di viti espressamente conteggiate dal tecnico in 5000 esemplari.
Inoltre la documentazione del tecnico è a mia disposizione previo pagamento di 15 centesimi per le fotocopie che dovrei pagare tramite ccp.
Il danno reale relativo al 2009 è di circa 25 quintali di uva mangiata dalla fauna selvatica che come ben sa qui all'interno del Parco è protetta e non può essere cacciata.
Inoltre sono stata fortunata perché la mia azienda è in biologico , altrimenti l'indennizzo sarebbe stato di € 3,50.
Sconsiglio vivamente di finanziare questi falsi contributi creati per far perdere tempo e denaro a chi lavora tanto e onestamente.
Le allego documentazione comprovante ciò di cui ho descritto.
La ringrazio e buon lavoro.
E qui calza a pennello il detto " OLTRE AL DANNO, LA BEFFA". Sono curioso di conoscere chi è il "tecnico" che ha fatto la stima di danno, al fine di farmi dare alcune lezioni di "Estimo creativo". Riuscire ad aver contezza di kg 25 ( se non ho sbagliato i conti) di frutto danneggiato e/o mangiato dalla fauna selvatica, in un vigneto di circa 8 tumoli, non è cosa che possono fare tutti.
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