Ricevo dalla newsletter e pubblico
Come gestire la più grave crisi di rifugiati in Europa dalla seconda guerra mondiale
Questo pomeriggio a Bruxelles i Ministri dell’interno dei 28 dovrebbero prendere decisioni importanti, anche se la distanza tra il nucleo fondatore e i Paesi dell’est e i baltici è forte. Dovrebbe essere fissato un sistema di quote per l’accoglienza dei richiedenti asilo, un permesso europeo d’asilo, dei centri di identificazione temporanei in Italia e Grecia, una squadra di intervento rapido fuori dai confini europei, e rimpatri veloci per chi non ha il diritto di restare. Nel frattempo la cronaca continua a darci un quadro mutevolissimo: frontiere che si aprono e chiudono, eserciti ai confini, migliaia di profughi in movimento, persone che perdono la vita.
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
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