In questi giorni ho ricevuto e letto email, messaggi su Whatsapp, su Facebook, su Twitter, su Google+, e ho meditato.
Il blog rimane su questa piattaforma, e ... anche se ... il tentativo di emulazione resta (una scopiazzatura bella e buona) ... il blog non cambia nome.
Così oggi riparto, e riparto proprio raccontando ... che il 28 aprile 2009 si presentano al mio studio i Carabinieri di Trecastagni, invitandomi a seguirli in Caserma, dove mi notificano una "denuncia querela" ai sensi dell'art. 595 del Codice Penale "Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito [c.p. 598] con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1.032" - "Se l'offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico [c.c. 2699], la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a euro 516".
Il querelante ... per me un "illustre sconosciuto" ... di un paesino della provincia di Messina.
E come si suol dire "casco dalle nuvole" ...
I Carabinieri di Trecastagni mi fanno leggere le motivazioni della querela ... relative ad un post su arance, post nel quale di questa persona non si fa alcuna menzione nella sua identità, e del quale non ho mai sentito parlare.
Così parte una avventura penale che è durata ben due anni e mezzo e tante (anche troppe) udienze.
... continua ...
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